Nella giornata di sabato è venuto a mancare, dopo una lunga malattia, lo storico dell’arte Carlo Del Bravo. Aveva 82 anni, er nato a San Casciano Val di Pesa ed aveva a lungo insegnato storia dell’arte moderna all’Università di Firenze, ateneo presso il quale aveva studiato come allievo di Roberto Longhi e laureandosi nel 1959 con una tesi su Liberale da Verona.
Tra i primi a ricordare la sua figura figura la Galleria degli Uffizi, che ha voluto esprimere con un comunicato il proprio pensiero al riguardo: "una notizia assai triste per coloro che lo conoscevano e per il mondo della cultura. La sua vita, la sua intera carriera sono state infatti dedicate ai valori della bellezza e dell’etica del pensiero. La sua fama all’estero - dove ha ricevuto riconoscimenti prestigiosi – e la sua figura di studioso internazionale erano tuttavia profondamente radicati a Firenze, dove era Emerito dell’Università degli Studi. Quella stessa università dove per decenni aveva insegnato, con la qualità scientifica altissima e il carisma personale che tutti ricordano, uniti a un impegno totale nel trasmettere a generazioni di allievi la passione per la ricerca e per un modo nuovo e rigoroso di vivere l’arte e di guardare le opere. Si può davvero parlare di una “scuola di Del Bravo”, come un marchio di stile, eletto e unico, nel lavoro e nello studio. Specialista della scultura rinascimentale e del Cinquecento, ha svolto studi pionieristici anche sull’arte dell’Ottocento e del Novecento. Membro della Commissione per la valutazione e le nuove acquisizioni della Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti a Firenze, all’interno della quale ha negli anni rappresentato un modello culturale all’avanguardia per scelte e indirizzo metodologico, Carlo Del Bravo ha caldeggiato nei decenni acquisti di importanza fondamentale – e si ricordano qui i disegni di Pietro Benvenuti, il Paesaggio a Grizzana di Giorgio Morandi, o la squisita stele marmorea di Lorenzo Bartolini".
Il direttore Eike Schmidt, assieme a Simonella Condemi, Carlo Sisi ed Ettore Spalletti, suoi allievi nonché già direttori della Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti, esprimono il loro cordoglio: “Carlo Del Bravo è una figura che si staglia nel panorama intellettuale italiano per acutezza, misura e per l’esempio di integrità che ha offerto a tutti noi. A poche ore dalla sua scomparsa non possiamo fare altro che ringraziare questo grande Maestro per l’eredità che ci ha consegnato, fatta di scritti, di idee, e di un rigore scientifico che non è mai venuto meno”.
Immagine: Giovanni Colacicchi, Ritratto di Carlo Del Bravo, dettaglio (1982; olio su tela, 81,7 x 69,1 cm; Collezione privata)
Gli Uffizi ricordano Carlo Del Bravo |