A distanza di poche settimane dalla docente americana costretta a licenziarsi dalla sua scuola per aver fatto vedere la statua del David di Michelangelo ai propri discenti, adesso è dalla Scozia che arriva un altro colpo di puritanesimo fuori luogo per il capolavoro di Michelangelo. Il ristorante italiano Barolo voleva fare pubblicità negli spazi dei manifesti nella metropolitana di Glasgow ma Global, la società che gestisce gli spazi, ha rifiutato il progetto grafico in quanto era troppo in evidenza l’organo genitale maschile. Ne da notizia il quotidiano The Herald of Scotland del 17 maggio
Il progetto pubblicitario giocava sull’immagine del David a figura intera con in mano un pezzo di pizza (al posto della fionda) e lo slogan “Niente di più italiano” (“It doesn’t get more italian”) con i genitali in bella vista ad altezza occhi: scandalo! Nel paese dove gli uomini indossano il kilt senza niente sotto, esporre così il simbolo italiano è stato giudicato osceno. I curatori della campagna pubblicitaria hanno provato a proporre soluzioni alternative come sovrapporre all’elemento di vergogna un tricolore italiano, ma è stato giudicato “troppo piccolo” (le ironie da spogliatoio si sprecano, lo sappiamo).
Il direttore del gruppo di ristoranti che gestisce il Barolo, Mario Gizzi, ha espresso la sua perplessità: “Questa è un’opera d’arte riconosciuta a livello mondiale, viene insegnata nelle scuole. Non è più il 1500, è il 2023. Stiamo davvero dicendo che la gente di Glasgow non sopporta di vedere una statua nuda?”. Nonostante il paradossale “epic fail” del nostro conterraneo, che cercando di difendersi mostra un’idea distorta della storia e della società (proprio a passeggiare nelle strade italiane nel 1500 si vedevano uomini e donne nudi scolpite in molte piazze, e nessuno aveva problemi), effettivamente il rifiuto ha dell’assurdo, dal momento che i gestori della metropolitana hanno riconosciuto che il David di Michelangelo è arte (e ci mancherebbe altro), ma hanno anche ribadito che “è nudità forse non adatta per questo mezzo”.
In Scozia si è acceso il dibattito anche a livello pubblicitario professionistico sul codice di condotta da utilizzare per le proprie iniziative: la nudità di per sé non è vietata, dice la Advertising Standard Authority, ma rimane il diritto dei detentori degli spazi di rifiutarla in base al contenuto e utilizzo e al tipo di pubblico intercettato. Forse basterebbe un po’ per tutti fare un ripasso generale di Storia dell’Arte
Glasgow, rifiutata pubblicità in metropolitana col David di Michelangelo: si vede il pisello |
L'autore di questo articolo: Andrea Laratta
Giornalista. Amante della politica (militante), si interessa dei fenomeni generati dal turismo, dell’arte e della poesia. “Tutta la vita è teatro”.