È sempre giusto restituire le opere d’arte ai paesi d’origine? Quali sono le implicazioni della decolonizzazione culturale?
Negli ultimi mesi, in tutta Europa il dibattito sulla decolonizzazione culturale è salito all’attenzione di molte istituzioni, e i musei di Francia, Inghilterra, Olanda, Belgio e altri paesi hanno cominciato a interrogarsi sull’opportunità di restituire ai paesi d’origine i tesori artistici trafugati in epoca di colonialismo. La posizione dell’Italia è singolare, dal momento che è stata sia terra di conquista, sia paese conquistatore. Quali aspetti potrebbe assumere la discussione in Italia? Il nostro paese è pronto per inserirsi nel dibattito? Per noi rappresenta una priorità l’istituzione di commissioni che valutino la provenienza dei beni nelle nostre collezioni nell’eventualità di una restituzione? E come dovremmo porci nei confronti delle nostre opere che si trovano all’estero a seguito di spoliazioni?
Abbiamo rivolto queste domande a studiosi e direttori di musei: Alberta Dal Cortivo (Responsabile servizi educativi del MA - Museo Africano di Verona), Maria Camilla De Palma (Direttrice del Museo delle Culture del Mondo di Castello d’Albertis, Genova), Filippo Maria Gambari (Direttore del Museo delle Civiltà, Roma), Anna Maria Montaldo (Direttrice del MuDEC – Museo delle Culture, Milano), Beatrice Nicolini (Professore Associato di Storia e Istituzioni dell’Africa, Università Cattolica del Sacro Cuore), Maria Stella Rognoni (Professore Associato di Storia e Istituzioni dell’Africa, Università di Firenze), Ilaria Sgarbozza (Funzionario Storico dell’Arte, Parco Archeologico dell’Appia Antica, Roma), Giuliana Tomasella (Ordinario di Museologia e Critica artistica e del restauro, Università di Padova), Gabriel Zuchtriegel (Direttore del Parco Archeologico di Paestum).
Tutti ci hanno concesso contributi articolati e ne è nata una profonda riflessione che potrete leggere nel primo numero del trimestrale cartaceo di Finestre sull’Arte. La rivista è in vendita solo su abbonamento, al prezzo di 29,90 euro per quattro numeri, solo entro il 15 febbraio: a partire da tale data la campagna verrà chiusa e chi non si sarà abbonato perderà il primo numero. Per maggiori informazioni è possibile consultare la pagina dedicata al magazine cartaceo.
Nell’immagine: arte africana al Museum für Völkerkunde im Grassimuseum di Lipsia (Germania).
È giusto restituire le opere d'arte ai paesi d'origine? Parlano gli studiosi e i direttori dei musei |