È appena stata acquistata da un privato la Giuditta che decapita Oloferne, nota come la Giuditta di Tolosa, opera scoperta nel 2014 (a Tolosa, appunto) e attribuita a Caravaggio (Milano, 1571 - Porto Ercole, 1610), pur tra i tanti dubbi e lo scetticismo di diversi studiosi esperti di Caravaggio (tra i favorevoli si annoverano Nicola Spinosa ed Éric Turquin, quest’ultimo uno degli scopritori del dipinto, mentre tra i contrari figurano Mina Gregori, Gianni Papi, Giovanna Sapori e Alessandro Zuccari). Gli scettici sono convinti che si tratti di un’opera di Louis Finson (Bruges, 1580 - Amsterdam, 1617), pittore fiammingo vicinissimo al maestro lombardo.
Turquin, che attorno all’opera ha costruito un’imponente campagna mediatica, ieri sera ha annunciato che la Giuditta non andrà più in asta giovedì come inizialmente preventivato, perché si è fatto avanti un compratore: “abbiamo ricevuto un’offerta che non si poteva non trasmettere ai proprietari dell’opera”, ha detto lo studioso al quotidiano Le Figaro. “Il fatto che l’offerta provenga da un collezionista vicino a un grande museo ha convinto i venditori ad accettarla”.
La transazione è stata dunque confermata, ma sul prezzo, sottolinea Turquin, vige il massimo riserbo: “ho siglato con i proprietari un accordo confidenziale. L’acquirente è un collezionista privato che però di sicuro presterà l’opera a un grande museo internazionale”. Turquin aveva stimato l’opera per un valore tra i 100 e i 150 milioni di euro, ma i tanti dubbi attorno al dipinto, nel mese di gennaio, avevano portato lo Stato francese (che poteva far valere il diritto di prelazione) a tirarsi indietro dalle trattative lasciando che l’opera finisse sul mercato. Così, alla fine è stato un privato ad aggiudicarsi il dipinto conteso.
Nell’immagine: Attribuito a Caravaggio o a Louis Finson, Giuditta e Oloferne (1606-1607; olio su tela, 144 x 173,5 cm; Tolosa, Collezione privata)
La Giuditta di Tolosa attribuita a Caravaggio è stata acquistata da un privato. Che la presterà a un grande museo |