Proseguono le attività di ricerca per conservare e conoscere il patrimonio archeologico sommerso di Reggio Calabria: dal 5 al 9 agosto, infatti, lungo il tratto della Via Marina, si svolte attività di ricerca a una profondità compresa tra i 40 e i 50 metri e di documentazione di un giacimento di anfore antiche. Quest’ultimo è stato segnalato nel 2017 alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia; pochi mesi dopo la segnalazione la stessa Soprintendenza ha richiesto la collaborazione della Soprintendenza del Mare della Regione Sicilia per una prima valutazione. Si è scoperta una ricca varietà di reperti, che risalgono al periodo compreso tra il IV secolo a.C. e il V/VI secolo d.C.), riferibili a potenziali carichi anforici di più navi da trasporto. Si è deciso quindi di programmare una più puntuale attività di perlustrazione con la direzione scientifica del funzionario archeologo subacqueo e la collaborazione del Nucleo dei Carabinieri Subacquei di Messina finalizzata alla definizione dei limiti del giacimento, alla sua documentazione e alle disposizioni di tutela più opportune.
Nel corso del nuovo sopralluogo si è constatato che in seguito alle correnti marine, il profilo del giacimento si era modificato rispetto a quanto documentato nel 2017. Sono emerse anfore integre, parzialmente integre o frammentate, precedentemente non visibili; si è riscontrata anche la presenza di materiale moderno, ma soprattutto sono stati individuati frammenti lignei, porzioni di fasciame, pertinenti ad almeno un relitto.
Sono previste nuove ispezioni nei punti che verranno segnalati. Inoltre, grazie al progetto MUSAS – Musei di Archeologia Subacquea, proposto e realizzato dall’ISCR - Istituto Superiore per la conservazione e il restauro del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, sono già programmate delle indagini nell’area marina protetta di Le Castella a Crotone e nell’area archeologica sommersa dell’antica Kaulon.
Sul sito del MiBAC il video.
Scoperto un giacimento di anfore antiche nel mare di Reggio Calabria |