In Germania, il Duomo di Xanten, cittadina di 21.000 abitanti della Renania Settentrionale, ha restituito ai legittimi proprietari un dipinto che era stato rubato dai nazisti a una famiglia ebrea durante la seconda guerra mondiale. Si tratta di una Veduta di una piazza olandese, attribuita al pittore olandese Jan van der Heyden (Gorinchem, 1637 - Amsterdam, 1712) e realizzata attorno al 1700. Il dipinto faceva parte della vasta collezione di Gottlieb e Mathilde Kraus: centosessanta pezzi sottratti dai nazisti nel 1941. I Kraus lasciarono l’Austria nel 1938, ma la loro collezione di opere d’arte rimase nel loro paese natale, e di conseguenza la Gestapo la sequestrò. I beni furono quindi venduti e andarono dispersi.
L’opera attribuita a van der Heyden finì nelle mani del fotografo Heinrich Hoffmann, amico di Hitler. Dopo la guerra il dipinto fu ritrovato dagli alleati che lo restituirono allo stato della Baviera: tuttavia, la Baviera, invece di farlo tornare ai legittimi proprietari, lo fece pervenire, al pari di molte altre opere, agli eredi dei nazisti che lo avevano acquistato dopo il saccheggio (in questo caso a Henriette Hoffmann-von Schirach, figlia di Heinrich). Tramite ulteriori passaggi il dipinto arrivò al Duomo di Xanten che lo acquistò nel 1963, senza tuttavia sapere, ha spiegato un portavoce della fondazione che gestisce la chiesa, che si trattava di un’opera che era risultato di un saccheggio da parte dei nazisti. E adesso, dopo aver riconosciuto che l’acquisto è frutto di un’ingiustizia accaduta nel passato, la fondazione ha deciso per la consegna del dipinto ai proprietari. Dopo 78 anni da quando fu ingiustamente sottratto. Ora, anche gli altri centosessanta pezzi, ancora dispersi, aspettano di conoscere identica sorte.
Germania, il Duomo di Xanten restituisce dipinto rubato dai nazisti a una famiglia ebrea |