Si intitola Internal Riot (“Rivolta interiore”) la nuova mostra di George Condo (Concord, 1957), uno dei più importanti pittori della scena mondiale, e si terrà dal 5 novembre 2020 al 23 gennaio 2021 nella sede di New York di Hauser & Wirth. In mostra nuovi dipinti e opere su carta: sono lavori creati durante la quarantena e riflettono l’esperienza del distanziamento fisico e dell’assenza di contatto umano in questo periodo di prolungato isolamento. La pandemia di Covid-19 ha infatti costretto Condo a portare la sua arte verso nuove idee, con nuovi personaggi che si fanno portatori dei fragili stati d’animo dell’umanità al cospetto della malattia.
In questi nuovi lavori, le figure di Condo affrontano l’incertezza e l’emotività che tutto il mondo sta vivendo in questo momento: ii soggetti dipinti mancano di connessioni tra di loro e si trovano in uno stato in cui, secondo l’artista, “ci troviamo a fronteggiare forze opposte e l’elasticità del tempo”.
“Questi dipinti e questi disegni”, ha dichiarato Condo, “esplorano la mia esperienza durante l’isolamento e rispecchiano l’isolamento interiore che tutti abbiamo sperimentato nelle nostre vite. La pandemia ci ha fatti finire in quella strana e non identificata area della mente dove la mente stessa sembra che funzioni per conto suo, senza alcun controllo. Ora le nostre regole e le nostre vite quotidiane sono state tutte riordinate: mascherine, sanificazioni infinite, guanti, guerra ai germi. Il virus è diventato mortale e il suo attacco ha amplificato i difetti dell’umanità, a cominciare dalla crudele denigrazione delle persone semplicemente per il loro aspetto o per il luogo da cui provengono”.
“Ho protestato coi miei dipinti”, aggiunge l’artista. “La rivolta interiore che dà nome a questa mostra riguarda la volontà di capovolgere il tuo mondo e di bruciarlo completamente... così si spera che possa nascere un nuovo pianeta. Riguarda quel momento trascendentale in cui tutto è tutto”.
“Tutti i dipinti”, conclude l’artista, “sono legati alla natura spontanea ed estemporanea dei lavori su carta, alla loro immediatezza. Ho lavorato tutti i giorni, datando ogni singolo pezzo appena finito. Alcuni hanno richiesto giorni di lavoro, altri settimane, alcuni poche ore. E i giorni passati a fare niente sembravano più lunghi, l’elasticità del tempo è diventata evidente a tutte le persone che conosco. Ci si chiamava al telefono e non si ricordava più che giorno era, non ci ricordavamo cosa eravamo ‘abituati a fare’, e non sapevamo cosa avremmo fatto. C’è come un senso di migrazione nell’aria. Le persone vogliono muoversi... senza però avere chiaro il percorso. Questo è il momento di un cambiamento. Da artista, so che posso correggere gli sbagli nei miei dipinti e questo è ciò che voglio fare. Unisco tutte le forme e tutti colori e li armonizzo fino al punto in cui cantano come in un coro. Mi piacerebbe vedere anche il mondo fare così”.
Per informazioni sulla mostra è possibile recarsi sul sito di Hauser & Wirth.
Una rivolta interiore: parla della pandemia la nuova mostra di George Condo |