G7 della Cultura, seconda giornata all'insegna dell'Africa. Approvata la Dichiarazione di Napoli


La seconda e ultima giornata del G7 della Cultura di Napoli è stata dedicata allo sviluppo dell’Africa. Alla fine dei lavori, i ministri hanno approvato la Dichiarazione di Napoli, dedicata alla “Cultura per lo sviluppo sostenibile dell’Africa e del mondo”. Ecco il testo.

Nella seconda e ultima giornata del G7 della Cultura a Napoli, l’Africa è stata al centro delle discussioni tra i ministri della cultura del G7. Alla riunione hanno partecipato anche i rappresentanti di Unione Africana, Brasile, Grecia e India, oltre a quelli dell’UNESCO, dell’ICCROM e della Banca Africana per lo Sviluppo. Per la prima volta, il G7 Cultura ha aperto un dialogo con il continente, puntando a valorizzare il patrimonio culturale africano e a favorire lo sviluppo economico tramite la cultura, creando opportunità lavorative e imprese. Il ministro della cultura Alessandro Giuli ha sottolineato l’importanza di lavorare in collaborazione con i governi africani, rispettando le loro scelte politiche, e ha evidenziato come l’Italia sia impegnata a offrire competenze nel restauro, nella ricerca archeologica e nella formazione.

“Per la prima volta il G7 della cultura si è aperto al dialogo con l’Africa e questo è uno degli elementi a cui maggiormente tengo e che hanno tratteggiato in modo più profondo questa esperienza”, ha detto Giuli. È un’iniziativa “che abbiamo concepito ovviamente in attuazione del piano Mattei per l’Africa per creare una coalizione internazionale a sostegno della valorizzazione della cultura africana, della sua ricchezza, della sua diversità, della sua capacità di insegnarci qualcosa”. L’Africa, ha detto poi il ministro, “ha tanti tesori che non sono valorizzati, che possono creare imprese, lavoro e occupazione. Il messaggio che abbiamo voluto dare è che il G7 e gli altri partner invitati sono pronti a lavorare con i governi africani per favorire coralmente questo sviluppo, nel rispetto delle sensibilità delle scelte politiche africane, senza alcuna logica paternalistica, senza alcuna volontà di tornare sui luoghi del colonialismo, con una sensibilità che non sia quella della condivisione di una comune area geografica di un continente unico che ci è piaciuto chiamare Eurafrica”.

Giuli ha parlato del “Piano Mattei per l’Africa”, una strategia italiana lanciata a febbraio per rafforzare la cooperazione con il continente africano, basata sul rispetto delle esigenze e delle sensibilità dei paesi africani: un approccio che, nelle intenzioni del ministro, vuole distanziarsi dalle logiche coloniali e paternalistiche del passato.

L’obiettivo è promuovere la cultura africana come strumento di sviluppo sostenibile, includendo la preservazione e valorizzazione di siti archeologici, come quelli in Tunisia ed Eritrea, e delle industrie culturali, come in Nigeria. Inoltre, l’Italia è pronta a supportare i paesi africani nell’inserimento dei loro siti nelle liste del patrimonio UNESCO, insieme ad altri partner internazionali.

Alla fine dei lavori, inoltre, i ministri del G7 hanno approvato e sottoscritto la Dichiarazione di Napoli, dedicata alla “Cultura per lo sviluppo sostenibile dell’Africa e del mondo”. Questo il testo: Noi, leader culturali dell’Unione Africana, Brasile, Canada, Unione Europea, Francia, Germania, Grecia, India, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d’America, insieme ai vertici dell’UNESCO, dell’ICCROM e della Banca Africana per lo Sviluppo;

Riuniti a Napoli il 21 settembre 2024, nell’ambito della presidenza italiana del G7 2024; Sottolineando che la cultura è essenziale per l’identità e la prosperità delle nostre nazioni, popoli e comunità;

Convinti che tutte le culture del mondo abbiano pari titolo al rispetto, così come gli individui sono pari riguardo all’accesso alla cultura;

Convinti dell’importanza della cultura come motore trasformativo e facilitatore per il raggiungimento degli Obiettivi stabiliti nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile;

Riconoscendo i progressi compiuti alla 28a Conferenza ONU sui cambiamenti climatici del 2023 (COP28) nell’integrazione della cultura nelle discussioni globali sul clima, Ricordando l’importanza dell’economia creativa per la prosperità dell’Africa, perché offre opportunità di crescita socio-economica, affari e creazione di posti di lavoro, in particolare per le giovani generazioni;

Prendendo nota dei risultati della Conferenza Mondiale dell’UNESCO (2022) e della “Conferenza di Napoli sul patrimonio culturale nel 21° secolo” dell’UNESCO (2023); Intendiamo di lavorare con i governi africani e l’Unione Africana per fare leva sulla cultura come motore chiave dello sviluppo sostenibile.

Ci impegniamo a costruire partenariati reciprocamente vantaggiosi, basati sui principi di rispetto delle identità culturali, comprensione reciproca, libertà di espressione e co-creazione di contenuti e attività culturali.

Promuoveremo la condivisione di conoscenze con i governi africani e le istituzioni culturali e i portatori di interesse principali, inclusi gli individui e il settore privato, per supportare gli sforzi per potenziare i settori e le industrie culturali e creative; proteggere i beni culturali dal traffico illecito, promuovere, salvaguardare e gestire in modo sostenibile il patrimonio culturale e rafforzare la presenza dell’Africa nelle liste del patrimonio UNESCO.

Sfrutteremo gli sforzi attuali per integrare le considerazioni culturali nell’agenda climatica internazionale e nelle strategie e nei piani climatici nazionali e promuovere la transizione ecologica dei settori e delle industrie culturali e creative.

Chiediamo il pieno riconoscimento e l’integrazione della cultura e dell’economia creativa nei processi e nelle politiche di sviluppo, nonché nelle discussioni future su come avanzare nello sviluppo sostenibile dopo il 2030.

Sosterremo la cultura e lo sviluppo sostenibile in Africa promuovendo partenariati e politiche che siano allineate con le priorità di sviluppo dei governi africani e rispettano la diversità culturale e la ricchezza delle nazioni africane.

G7 della Cultura, seconda giornata all'insegna dell'Africa. Approvata la Dichiarazione di Napoli
G7 della Cultura, seconda giornata all'insegna dell'Africa. Approvata la Dichiarazione di Napoli


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