Un furto si è verificato agli scavi di Pompei: è stata rubata dal sito una borchia in bronzo risalente al VI secolo a.C., esposta alla mostra Pompei e i Greci, che si è aperta appena un mese fa (il 12 aprile) e durerà fino al 27 novembre. L’esposizione è allestita presso la Palestra Grande e sembra che il furto della borchia sia avvenuto durante l’orario di apertura al pubblico. L’oggetto era applicato su di una riproduzione della porta di Torre Satriano e proviene dal Museo Archeologico Nazionale della Basilicata “Dinu Adamasteanu” di Potenza.
Il direttore generale degli scavi, Massimo Osanna, ha espresso il suo sconcerto: “oltre al gesto che ferisce il sito di Pompei e il patrimonio culturale italiano, pur trattandosi di un pezzo di valore non inestimabile, mi colpisce anche da un punto di vista personale trattandosi di un’area nella quale avevo condotto direttamente lo scavo”. Il furto avrebbe inoltre richiesto una certa abilità in quanto, dichiara sempre Osanna, “la borchia era, come le altre tre, avvitata sul pannello espositivo e coperta da lastra trasparente di protezione pertanto la rimozione del pezzo deve aver richiesto un tempo necessario a evitare i controlli”.
La Palestra Grande è sorvegliata da personale Ales, ha un impianto di videosorveglianza ed è dotata di allarme. Sul furto adesso indagano i carabinieri.
Fonti: Repubblica Napoli - Ansa
Immagine: Via dell’Abbondanza (Pompei)
Furto a Pompei: rubata una borchia del VI secolo a.C. |