Clamoroso furto alla Pinacoteca Nazionale di Bologna: dalle sale dedicate alla pittura medievale è stato infatti rubato un Sant’Ambrogio di Giusto de’ Menabuoi (Firenze, 1320/30 - Padova, 1390), uno dei principali artisti del Trecento attivi nell’Italia settentrionale. L’opera è collocata nella stessa sala (la numero 3) in cui si trova il celebre Polittico di Bologna di Giotto, risale al 1363 e, stando alle ipotesi di Roberto Longhi, anticamente faceva parte di un polittico il cui scomparto centrale era costituito dalla Maestà oggi conservata al Museo Nazionale di Palazzo Reale a Pisa. Il polittico, noto anche come polittico di Isotta Terzago (dal nome della committente) fu probabilmente eseguito a Milano, dati i rapporti che lo legano all’arte milanese dell’epoca.
Il furto sarebbe avvenuto ieri, nel pomeriggio, in orario d’apertura: l’allarme è stato dato alle 18:30 e sul posto è intervenuta la Polizia Scientifica, la squadra mobile e una pattuglia di Carabinieri. I poliziotti della scientifica hanno lavorato fino a tarda notte per rilevare le tracce e visionare i video della sorveglianza interna della Pinacoteca.
L’opera era stata donata nel 2003 alla Pinacoteca da Bianca Arcangeli, pittrice e sorella del grande storico dell’arte Francesco: l’opera faceva parte della sua collezione e il valore stimato è di 70.000 euro. Il furto (probabilmente avvenuto su commissione) arriva pochi giorni dopo un altro episodio simile, il furto della Crocifissione e discesa al Limbo del Maestro di Faenza, avvenuto alla Pinacoteca Comunale di Faenza. Molto probabile che i due episodi siano collegati.
Immagine: Giusto de’ Menabuoi, Sant’Ambrogio (1363; tempera su tavola, 29,3 x 19 cm; Bologna, Pinacoteca Nazionale)
Bologna, rubato dalla Pinacoteca Nazionale importante dipinto trecentesco di Giusto de' Menabuoi |