Colpo al Museo di San Mamiliano a Sovana, piccolo borgo in provincia di Grosseto: nei giorni scorsi è stata infatti rubata parte del più importante tesoro del museo, una serie di antiche monete d’oro battute tra il IV e il V secolo dopo Cristo. Più nello specifico, i ladri hanno portato via sessantacinque monete, che fanno parte di un tesoro di 498 pezzi ritrovati nel 2004 all’interno di un vaso rinvenuto sotto il pavimento della chiesa di San Mamiliano a Sovana. Il museo ne conserva 83 (fino al furto delle 65 monete avvenuto nelle scorse ore), mentre i restanti si trovano al Museo Archeologico Nazionale di Firenze.
Il furto è stato scoperto alla riapertura del Museo di San Mamiliano la mattina del 9 novembre. Non si sa di preciso però quando il furto è avvenuto: potrebbe essere stato messo a segno subito dopo l’ultimo giorno di apertura prima dell’amara sorpresa (il 3 novembre: il museo, infatti, in orario invernale apre solo il sabato e la domenica). Con tutte le probabilità il colpo è opera di professionisti in grado di pianificare tutti i dettagli: in particolare, i ladri hanno disattivato il sistema d’allarme e quello di videosorveglianza, asportandone anche la memoria in modo da non lasciar traccia. Dopodiché hanno tentato di sfondare i vetri, senza riuscirci, e hanno quindi forzato le serrature delle bacheche: probabilmente hanno lasciato al loro posto diciotto monete proprio per le difficoltà incontrate nelle operazioni.
“Siamo sconcertati e addolorati per il furto di monete d’oro di epoca romana dal Museo di San Mamiliano di Sovana”, ha dichiarato Irene Lauretti, presidente della Rete Musei di Maremma. “Si tratta di una perdita artistica e culturale di enorme portata non solo per la Maremma ma per tutta la Toscana. Il mio augurio è che le indagini delle Forze dell’Ordine portino presto all’individuazione dei colpevoli di questo vero e proprio atto criminale ai danni del nostro patrimonio artistico”.
Secondo Pierandrea Vanni, sindaco di Sorano (di cui Sovana è frazione), tra i primi a recarsi sul posto assieme agli agenti della polizia municipale, ai carabinieri, e all’archeologo responsbile Fabio Rossi, il furto è stato ben organizzato ma “non è possibile dire se sia stato su commissione”. Lo sconcerto aumenta se si pensa che il Museo di San Mamiliano è stato costituito sulla scorta del ritrovamento delle monete d’oro. Ad ogni modo, tutte le monete sono schedate e i dati sono già stati passati al Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale dei Carabinieri, già al lavoro sul caso.
Clamoroso furto al museo, rubate 65 antiche monete d'oro al Museo di San Mamiliano a Sovana (Grosseto) |