Il ministro della Cultura francese Roselyne Bachelot ha dichiarato che la riapertura dei luoghi della cultura il 7 gennaio 2021 non è garantita: deve infatti sottendere a una revisione. Il 7 gennaio verrà esaminata la situazione, ovvero se le condizioni sanitarie consentiranno la riapertura di musei, cinema e teatri. Il primo ministro Jean Castex aveva previsto la chiusura dei luoghi della cultura almeno fino al 7 gennaio 2021 a causa della persistente crisi epidemiologica, dopo aver rimandato la riapertura prevista per il 15 dicembre 2020.
“Il 7 gennaio dispone una clausola di revisione” ha annunciato il ministro della Cultura. “Potrebbe segnare la riapertura dei luoghi della cultura, ma la data non è stata decisa. Ci stiamo lavorando”.
Ha inoltre assicurato che il suo ministero “studia soluzioni” per variare le restrizioni a seconda della situazione sanitaria nell’area interessata e sta pensando a restrizioni “su misura”. “Attenzione però alle misure geografiche” ha aggiunto, “un settore che oggi sembra protetto può diventare molto rapidamente un settore rischioso. Immaginate di riaprire i luoghi della cultura in Bretagna per chiuderli di nuovo tra due settimane: sarebbe disastroso per gli artisti”.
Bachelot ha anche precisato che il nuovo obbligo per le piattaforme Internet di finanziare la creazione cinematografica e audiovisiva rappresenterebbe un contributo pari a “150-200 milioni all’anno” per Netflix. Il ministro aveva già annunciato a fine ottobre che le piattaforme video su abbonamento avrebbero dovuto investire nella produzione di opere francesi o europee per il 20-25% del fatturato.
Nell’immagine, una sala del Musée de l’Orangerie. Ph.Credit
In Francia i luoghi della cultura potrebbero riaprire il 7 gennaio, ma non è garantito |