Il primo museo costretto di nuovo a chiudere i battenti, dopo il lockdown, per casi di contagio di Covid-19 da coronavirus, si trova in Francia: accade al Musée Soulages di Rodez, cittadina di 26mila abitanti in Occitania, al quale è stato imposto uno stop di quattordici giorni, dal 6 al 20 settembre 2020. Nel museo sarebbero stati infatti individuati “diversi casi accertati di Covid-19 tra gli addetti all’accoglienza e alla sorveglianza”, si legge in una nota del Musée Soulages.
“Le prime indagini”, fa sapere il museo, “dimostrano che per evitare un’eventuale propagazione tra il personale, è necessario mettere in quarantena gli addetti interessati. Di conseguenza, e poiché non è possibile assicurare materialmente l’accoglienza del pubblico, il prefetto dell’Aveyron ha deciso, su proposta dell’Agenzia Regionale della Salute e della direzione del Musée Soulages, e a seguito di una deliberazione del presidente dell’unione intercomunale di Rodez, la chiusura del museo fino al 20 settembre incluso”.
Si tratta, pertanto, di un caso di contagio tra il personale: al momento non si registrano contagi tra i visitatori. Il museo ha infatti ricordato che i numerosi visitatori che hanno frequentato le sale del museo dopo la riapertura sono stati accolti nel rispetto di tutte le norme medico-sanitarie in vigore nel paese. Inoltre, l’istituto ha fatto sapere che le “cause del contagio di alcuni degli addetti all’accoglienza e alla sorveglianza sono esogene”. Stando a quanto dichiarato alla stampa francese dal direttore del museo, Benoît Decron, i contagiati sono sei, tutti giovani: sono quattro dipendenti stagionali, un dipendente e un lavoratore a tempo determinato. Pare che abbiano contratto il Covid durante una cena al ristorante il 31 agosto. “Il virus non ha circolato nel museo, che è stato molto ligio alla normativa anticontagio fin dalla riapertura del 21 maggio”, ha dichiarato Decron.
Il museo si scusa infine con i visitatori che avevano programmato una visita durante i giorni di chiusura. Una chiusura che dunque è stata decisa non perché non fosse possibile aprire il museo in sicurezza, ma perché, col personale in quarantena, l’istituto non può garantire un numero sufficiente di addetti all’accoglienza e alla sorveglianza.
Il Musée Soulages di Rodez ha aperto i battenti nel 2014, a seguito della donazione (risalente al 2005) dell’artista Pierre Soulages (Rodez, 1919), che ha lasciato alla comunità di Rodez un corpus di 250 opere e 250 documenti: si tratta della più grande donazione di un artista vivente che sia mai avvenuta in Francia. Dalla data di apertura, la raccolta del museo si è costantemente arricchita e oggi ospita pertanto la più grande raccolta di opere del pittore e disegnatore francese.
Francia, c'è il primo caso di museo che richiude per casi di contagio di Covid |