La Francia potrebbe riaprire la cultura a partire dal 15 dicembre. Nel paese, uno dei più colpiti al mondo dalla seconda ondata della pandemia di Covid-19, la situazione è identica all’Italia (sono chiusi i musei, i teatri, i cinema in tutto il paese), anzi, è più grave dal momento che la Francia, al contrario dell’Italia, ha chiuso anche le librerie. Tuttavia il presidente della repubblica, Emmanuel Macron, in un suo discorso martedì sera ha fatto capire che, da metà dicembre, potrebbero esserci riaperture: da questo sabato per le librerie e le biblioteche, dal 15 dicembre per cinema, teatri, musei.
Le parole di Macron arrivano dopo la mobilitazione di 350 direttori di siti culturali, che hanno rivolto a Macron e al presidente del consiglio, Jean Castex, un appello per chiedere la riapertura dei teatri. Questo dunque il calendario proposto da Macron: da sabato 28 novembre via libera a librerie, biblioteche e archivi. Il 15 dicembre cinema, teatri e musei ma in questo caso solo se la situazione sanitaria lo permetterà (ovvero, se il numero dei casi giornalieri scenderà sotto i 5.000 e se le persone in terapia intensiva saranno meno di 3.000), e senza dimenticare che il coprifuoco alle 21 rimane in vigore, quindi anche i luoghi dello spettacolo dal vivo dovranno necessariamente essere chiusi per quell’orario. Uniche eventuali eccezioni saranno per le serate del 24 e del 31 dicembre. Infine, il 20 gennaio, potrebbe esserci la riapertura dei ristoranti. Ancora nessuna data invece per bar, discoteche, concerti, festival.
Timide concessioni, legate all’andamento della situazione epidemiologica, ma che sono state comunque accolte con un certo favore da parte degli addetti ai lavori perché lasciano intravedere la luce in fondo al tunnel.
Nell’immagine: Parigi, il Louvre
La Francia potrebbe riaprire la cultura dal 15 dicembre, in base a come andranno le cose |