Per i 100 anni di Gianfranco Baruchello, la Fondazione Baruchello presenta una serie di eventi


In occasione del centenario della nascita di Gianfranco Baruchello, dai prossimi mesi la Fondazione Baruchello presenta un programma che raccoglie eventi, workshop e mostre dedicate all’artista.

Per celebrare i cento anni di Gianfranco Baruchello (Livorno, 1924 – Roma, 2023) la Fondazione Baruchello a Roma, presieduta da Carla Subrizi, curatrice del programma, promuove una serie di iniziative che partiranno dai prossimi mesi autunnali. Dal 25 ottobre 2024 a marzo 2025 a Parigi, il Centre Pompidou presenta la mostra dal titolo provvisorio Doux comme saveur a cura di Philippe-Alain Michaud e Jonathan Poutier. La rassegna ospita l’edizione integrale di Doux comme saveur (A partire dal dolce), un film fatto di circa 24 ore di interviste condotte da Baruchello sia a operai e pasticceri, sia a importanti esponenti del mondo della cultura tra cui filosofi, scrittori e psicoanalisti, tra i quali Noëlle Châtelet, David Cooper, Félix Guattari, Alain Jouffroy, Pierre Klossowski, Gilbert Lascault, Jean-François Lyotard. Il film è il risultato di un progetto concepito nel 1978 da Baruchello negli anni della lunga azione Agricola Cornelia S.p.A. (1973-1981). Punto focale del progetto degli anni Settanta e Ottanta dell’artista è il sapore dolce e su come esso possa essere il punto di partenza di tante emozioni, ricordi e riflessioni fino ad arrivare a pensare la morte animale, la putrefazione della carne, come risultati della guerra, del potere e dello sfruttamento della natura.

Il programma prosegue con l’evento di novembre 2024: mese che vedrà la pubblicazione del volume Baruchello. Certe idee, a cura di Carla Subrizi (Electa editore): una monografia che ricostruisce l’opera completa dell’artista tra pittura, disegno, oggetti e le sue installazioni. Nei mesi di novembre e dicembre 2024 la Fondazione Baruchello organizza inoltre Baruchello. The Garden as a joint agent. titolo ripreso da un film di Baruchello presentato alla Serpentine Gallery di Londra nel 2011, a cura di Hans Ulrich Obrist. Si tratta di un workshop con studenti, giovani curatori e artisti che ripercorrerà con i partecipanti, temi inerenti la riflessione di Baruchello sui temi della natura, fino ai più recenti esperimenti nel mondo del vegetale. La Fondazione, che ha deciso di inaugurare una serie di ripubblicazioni di libri dello scrittore non più disponibili, prosegue il programma con tre mostre dedicate all’artista, l’ultima delle quali sarà quella dell’artista Fritz Haeg.

Il 23 e il 24 gennaio 2025 si terrà a Roma, in collaborazione con la Biblioteca Hertziana, Sapienza Università di Roma, Fondazione Baruchello, presso l’Accademia Nazionale dei Lincei il convegno Internazionale di Studi Il Possibile: Istruzioni per l’uso. Studi sull’opera di Gianfranco Baruchello che coinvolgerà studiosi, curatori, direttori di musei italiani e internazionali. Il convegno intende ripercorrere gli aspetti fondamentali della sua opera nel contesto storico-artistico italiano e internazionale per far emergere i caratteri che rendono unico il lavoro dell’artista e la complessità della sua indagine. Il comitato promotore è formato da Roberto Antonelli, Lina Bolzoni, Piero Boitani, Carla Subrizi, Claudio Zambianchi, Alessandro Zuccari. A cura di Carla Subrizi. Per il 2025 è prevista infine la pubblicazione di un libro che ripercorre gli ultimi disegni di Baruchello, a cura di Andrea Bellini e Hans Ulrich Obrist, con testi dei curatori e di Carla Subrizi (progetto grafico di Edoardo Visalli). L’edizione è stata promossa dal Centre d’Art Contemporain Genève. Le celebrazioni per il centenario della nascita dell’artista si concluderanno nel 2025-2026 con la pubblicazione del Catalogo ragionato a cui la Fondazione sta lavorando da più di 10 anni. Il catalogo, a cura di Carla Subrizi, comprenderà testi introduttivi di Carlos Basualdo e Francesco Tedeschi.

Gianfranco Baruchello nel 1968
Gianfranco Baruchello nel 1968

Note sull’artista

Gianfranco Baruchello (Livorno, 1924 – Roma, 2023) è stato un artista, scrittore e intellettuale, che sin dai primi anni Sessanta, ha utilizzato diversi media tra cui la pittura, la cinepresa, la fotografia, la scrittura, la performance, l’installazione e, come lui stesso l’aveva definita, l’“activity”. Inventore di società fittizie, di diverse tecniche pittoriche come la pittura su più strati plexiglass, sperimentatore tra arte e agricoltura, realizzatore di film a partire da materiali preesistenti, Baruchello ha stretto relazioni con artisti della sua generazione ma anche con poeti, filosofi, scrittori come Italo Calvino, Umberto Eco, Giorgio Manganelli e amicizie come quella con John Cage, Marcel Duchamp, e Calvin Tomkins. Baruchello, attivo negli anni Sessanta anche sulla scena politica, intreccia inoltre relazioni anche con esponenti della cultura e letteratura francese, tra cui quelle con Alain Jouffroy, Gilbert Lascault, Jean-François Lyotard. Ecologista, tanto che negli anni Ottanta e Novanta ha dedicato attenzione al rapporto con la Natura realizzando opere come Il Giardino (1985, in progress), Il Bosco (1992, in progress), fino a Beatrix (2020, in progress), rivolgendo uno sguardo al legame dell’individuo con l’ambiente. Nel 1998 istituisce con Carla Subrizi una Fondazione per l’arte contemporanea al fine di salvaguardare e continuare a promuovere la ricerca sulla sua opera, conservare gli archivi e raccogliere un nucleo cospicuo di opere.


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