Il Ministero della Cultura ha revocato a Opera la concessione per i servizi di biglietteria, accoglienza e controllo accessi ai Musei del Bargello e alla Galleria dell’Accademia di Firenze. Il provvedimento è stato deciso dal direttore generale musei Massimo Osanna, che è anche direttore di Accademia e Bargello. Si tratta di una decisione che era nell’aria da tempo: almeno lo era dopo che, nel maggio dell’anno scorso, la Direzione Generale Musei aveva inviato ai musei autonomi una circolare in cui si annunciava che le biglietterie non sarebbero più state affidate a concessionari esterni, ma sarebbero state internalizzate e gestite dalla piattaforma unica “Ad Arte”. La notizia aveva destato preoccupazione, tanto che la direzione precisava che Ad Arte non sarebbe stata il canale di vendita unico.
A dare l’annuncio della fine della concessione sono i sindacati Filcams Cgil Firenze, Uiltucs Toscana e Rsu, che protestano e chiedono certezze per i lavoratori. “Al di là del metodo poco partecipato e trasparente, che esclude totalmente le organizzazioni sindacali facendo calare dall’alto una decisione di fortissimo impatto sulle vite delle lavoratrici e dei lavoratori dei musei statali fiorentini (tra Bargello e Accademia sono circa una cinquantina)”, dicono in una nota, “siamo a chiedere, ancora una volta, cosa ne sarà delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti. Che fine faranno i lavoratori impegnati nelle biglietterie? Dove andranno i lavoratori impiegati nei servizi accoglienza e controllo accessi? E a quali condizioni? Rimaniamo basiti davanti a tanta leggerezza a approssimazione da parte del Direttore Osanna e in generale per la totale mancanza di rispetto dimostrata verso lavoratrici e lavoratori che da anni mandano avanti il servizio con serietà e professionalità”.
I sindacati continuano affermando che “nessuna riorganizzazione può essere fatta sulla pelle dei lavoratori e che prima di qualsiasi progetto di riforma dei musei statali e della loro governance bisogna partire da dei punti fermi: pretendiamo che non si perda neanche 1 ora di lavoro; pretendiamo il mantenimento delle condizioni economiche, normative e contrattuali per tutte le lavoratrici e i lavoratori coinvolti; pretendiamo un tavolo di confronto, nazionale e locale, per confrontarci sui temi citati”.
“Siamo pronti”, concludono i sindacati, “per una estate di mobilitazione e lotta, per difendere il salario e i diritti e per ribadire ancora una volta che nessuna riforma del sistema museale statale può essere fatta sulla pelle delle lavoratrici e dei lavoratori”.
Immagine: la Galleria dell’Accademia
Firenze, protesta dei sindacati per la revoca della concessione a Opera su Bargello e Accademia |