Firenze, Ponte Vecchio si prepara al primo restauro di grande portata della sua storia


A Firenze, per la prima volta nella sua storia, Ponte Vecchio si appresta a subire un completo intervento di restauro, che si è reso necessario a causa delle condizioni di conservazione del più celebre dei ponti che collegano le due sponde dell’Arno che divide in due la città.

A Firenze, per la prima volta nella sua storia, Ponte Vecchio si appresta a subire un completo intervento di restauro, che si è reso necessario a causa delle condizioni di conservazione del più celebre dei ponti che collegano le due sponde dell’Arno che divide in due la città.

La storia del Ponte Vecchio è antichissima: evidenze archeologiche emerse negli anni Settanta del Novecento hanno evidenziato che, poco più a monte, esisteva già un attraversamento. Risale invece all’epoca medievale la costruzione di un ponte ligneo, poi ricostruito nel 1177, a seguito della sua distruzione per una piena del fiume, in muratura, con nove arcate e botteghe sporgenti sui due lati. Nasceva già mille anni fa, dunque, il “Pons Vetus” con le attività commerciali come lo conosciamo oggi. Poi, nel 1333, una nuova ricostruzione dopo una piena dell’Arno (i lavori vennero ultimati nel 1345 con la nuova configurazione a due pile e tre arcate ribassate). Nel 1400 vennero aggiunte finestre sui fronti delle botteghe e più tardi, nel 1495, le botteghe vennero vendute a privati. Dopo che sopra alle botteghe fu costruito, nel 1565, il Corridoio Vasariano, le attività commerciali furono destinate alla rivendita di oro e preziosi, attività che le contraddistinguono ancora al giorno d’oggi.

Nel 1754 fu realizzato il condotto reale, e le botteghe subirono modifiche estetiche. I bombardamenti della seconda guerra mondiale, pur distruggendo gran parte delle aree limitrofe, risparmiarono il ponte (anche se i tedeschi lo resero inagibile danneggiando, appunto, le zone circostanti): tuttavia, nel 1948, la soprintendenza eseguì dei rilievi delle lesioni decidendo per un intervento di consolidamento, svolto negli anni Cinquanta. I lavori di consolidamento si susseguirono anche nei decenni successivi: nel 1967 la ditta Rodio & C. eseguì il consolidamento di pile e spalle, la cucitura delle arcate con tiranti metallici, il consolidamento delle arcate e il raddrizzamento dei muri longitudinali del Corridoio Vasariano, mentre nel 1977 venne ribassato il piano delle platee. Le ultime indagini risalgono al biennio 1994-1995.

I lavori di restauro conservativo del Ponte Vecchio prenderanno il via in autunno. Si tratterà del primo restauro di tale portata e di tale complessità tecnica nella storia plurisecolare del ponte. Il progetto di restauro coinvolgerà tutti gli elementi del ponte, compresi armille, prospetti, arcate, pile, spalle, muri d’ala, pavimentazione e parapetti nelle due piazzette centrali. Contestualmente, saranno realizzate opere per migliorare la gestione delle acque meteoriche. L’obiettivo principale sarà garantire la conservazione nel tempo di tali elementi, mentre contemporaneamente verranno realizzate opere per migliorare la gestione delle acque meteoriche. Il Ponte Vecchio, sebbene stabile e ancorato, mostra i segni tipici dell’esposizione agli agenti atmosferici e alle piene del fiume.

Le operazioni previste includono la disinfestazione e la disinfezione delle superfici per rimuovere alghe, muschi, licheni e piante infestanti; la pulitura dei materiali da depositi atmosferici, sostanze chimiche veicolate dalle acque meteoriche, efflorescenze saline e croste derivanti da sostanze inquinanti; la rimozione di stuccature e sostanze inadeguate applicate in precedenti interventi; il consolidamento dei materiali attraverso stuccatura, microstuccatura e presentazione estetica per colmare discontinuità e resistere agli agenti di degrado; il consolidamento di fessure, fratture e lesioni principali, nonché riprese di giunti deteriorati o mancanti; la ricostruzione di elementi lapidei e strati di intonaco, ove presenti; la protezione delle superfici in pietra, intonaco e metallo; la stilatura dei giunti e la sostituzione di elementi fortemente degradati; il restauro della pavimentazione in pietra e delle cimase in pietra serena sui parapetti delle piazzette.

Le tempistiche prevedono l’avvio dei lavori sulla pavimentazione nell’ottobre/novembre 2024, i lavori sulle pile e sulle spalle del ponte nell’estate 2025, e i lavori sui prospetti nell’estate 2026. L’importo totale dell’intervento ammonta a 2 milioni di euro, con la famiglia Antinori che supporterà il progetto di restauro, contribuendo in particolare alla parte relativa ai prospetti del ponte, nell’ambito di un progetto più ampio di conservazione e valorizzazione del patrimonio storico della città.

Firenze, Ponte Vecchio si prepara al primo restauro di grande portata della sua storia
Firenze, Ponte Vecchio si prepara al primo restauro di grande portata della sua storia


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