Sono già aperte, a Firenze, le iscrizioni per il Liceo Classico per i Beni Culturali: si tratta di un nuovo indirizzo offerto da una scuola paritaria, il Liceo Cavour Pacinotti, in collaborazione con l’Istituto per l’Arte e il Restauro di Palazzo Spinelli. Non è il primo del suo genere (altri istituti italiani hanno sperimentato questa formula: il Costa della Spezia, gli Angeli di Verona, il Cavalieri di Verbania) ma rappresenta una novità per la Toscana. Le lezioni cominceranno nell’anno scolastico 2020-201 e hanno l’obiettivo di formare studenti con “competenze e capacità multidisciplinari necessarie alla conoscenza, identificazione, protezione, comunicazione e valorizzazione del Patrimonio Mondiale culturale e naturale”, come si legge nella presentazione.
Il corso è stato strutturato secondo materie proprie del percorso classico (italiano, greco e latino), che, insieme alle scienze naturali, matematica e fisica ed allo studio intensivo di una lingua straniera (Inglese), integrano discipline che vanno dall’area normativa e governativa alle scienze culturali, umane e sociali, dalla storia dell’arte alla conservazione e restauro dei beni materiali, immateriali e del paesaggio, dalle dinamiche di gestione economico-finanziaria e di comunicazione all’utilizzo di nuove tecnologie integrate, alla valorizzazione dei contesti culturali e del territorio. Gli studenti parteciperanno anche alle attività culturali del territorio, attraverso visite mirate ai musei ed alle collezioni pubbliche o private, tramite specifiche attività tecnico-operative presso laboratori di restauro, cantieri e botteghe artigiane, ma anche partecipando attivamente a convegni, conferenze, seminari di approfondimento e testimonianze dirette nei vari temi affrontati dal corso.
Il nuovo Liceo Classico fiorentino mira a far sì che gli studenti possano avere solide basi per accedere a facoltà umanistiche e a corsi di laurea in beni culturali, antropologia, sociologia, filosofia, scienze della formazione, turismo, architettura, scienze della formazione e simili. Inoltre avranno basi robuste per poter accedere a corsi di alta formazione professionale per diventare restauratore od operatore culturale, guida turistica, organizzatore di eventi. Il diploma, fa sapere la scuola, “può consentire di operare all’interno di realtà museali, gallerie, associazioni culturali, fondazioni, case d’asta, società di comunicazione, enti di progettazione culturale, società per l’organizzazione di eventi artistici, enti per la valorizzazione turistica e del territorio, con lo scopo di creare nuovi servizi di fruizione culturale per la società attuale e permettere al nostro Paese di collocarsi in una posizione di rilievo a livello internazionale”.
Il biennio è articolato in 891 ore annuali (28 settimanali di media) e il triennio in 990 ore annuali (31 ore medie settimanali). Al biennio si faranno 4 ore di italiano, 4 di latino, 4 di greco, 3 di inglese, 3 di storia e geografia, 3 di matematica e informatica, 1 di scienze (biologia, chimica, scienze della terra), 2 di storia dell’arte, 2 di educazione fisica e 1 di religione o attività alternative. Al triennio il percorso cambia: 4 ore di italiano, 3 di latino, 3 di greco, 3 di inglese, 1 di diritto dei beni culturali (che però non si studia più l’ultimo anno), 3 di storia, 3 ore di filosofia (che diventano 2 il quarto anno, poi di nuovo 3 l’ultimo), 2 di matematica, 2 di fisica, 3 di scienze (che diventano 2 al quarto e al quinto anno), 2 di storia dell’arte al terzo anno che diventano 3 il quarto e il quinto, 2 di educazione fisica e 1 di religione o attività alternative.
Per informazioni è possibile visitare il sito della scuola.
A Firenze nasce il Liceo Classico per i Beni Culturali: ecco cosa si studia |