I musei civici di Firenze potranno essere messi a disposizione della campagna di vaccinazione contro il Covid-19. Lo hanno detto oggi il sindaco Dario Nardella e l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi. “La cultura”, ha esordito il primo cittadino intervenendo al convegno More Museum, “non è un ornamento, ma è qualcosa di sedimentato, di innato, di profondamente connaturato all’uomo e proprio dalla cultura occorre ripartire per una nuova vita dopo la pandemia. La cultura deve essere una leva per una nuova ripartenza, la base di un’intera progettualità che abbia a cuore un nuovo modello di sviluppo umano reso urgente dall’incrinarsi del mondo come l’abbiamo conosciuto. Dobbiamo proporre un nuovo modello di fruizione museale, abituare di nuovo il pubblico a una visione di un’opera d’arte dal vivo, non mediata da uno schermo, far convivere da oggi in poi la materialità, la fisicità anche sinestetica delle sale espositive con l’immediatezza, la pervasività, la potenzialità della rete e della transizione digitale inarrestabile”.
“La cultura”, ha proseguito il sindaco, “deve dare risposte profonde in una visione strategica ed etica, altrimenti come supereremo questo trauma collettivo, come parleremo alle nuove generazioni? Dobbiamo andare oltre i confini delle politiche convenzionali, dobbiamo coinvolgere università, centri di ricerca, istituzioni culturali, intellettuali. La cultura deve davvero permeare tutti i progetti di rinascita”.
E poiché la cultura deve dare una risposta, la cultura, secondo il Comune di Firenze, può rispondere anche alla richiesta di spazi per eseguire le vaccinazioni anti-Covid. “Nei prossimi mesi”, ha annunciato l’assessore Sacchi, “dovremo ripensare le istituzioni culturali, musei in primis: devono avere un approccio circolare, devono cambiare pelle e mettersi a disposizione della società. Lo abbiamo fatto per esempio aprendo il teatro della Pergola alla scuola, lo faremo mettendo a disposizione i musei civici per le vaccinazioni, se necessario. I musei devono sempre più essere parte della nostra vita, della nostra educazione, della nostra società. A Firenze la ‘commistione’ tra funzioni sociali diverse è già iniziata e cultura e musei saranno sempre più vicini alla vita quotidiana dei cittadini. Per esempio a Santa Maria Novella il futuro museo della Lingua sarà a fianco del social housing, mentre Manifattura Tabacchi e Torre ex Fiat a Novoli ospiteranno rispettivamente residenze artistiche e una nuova casa del contemporaneo: due enormi ex fabbriche della città diventeranno fabbriche delle idee migliori”.
“Ringraziamo il ministro Franceschini”, ha concluso l’assessore, “per il supporto che ha sempre dato in questo anno molto difficile e la notizia della possibilità di riaprire i musei nelle ‘zone gialle’ ci riempie di gioia. Siamo pronti a farlo già da lunedì prossimo: non vogliamo perdere nemmeno un minuto e anche se sappiamo che ci saranno sacrifici economici da fare crediamo che sia un segnale di speranza importante”.
Nella foto: Firenze, Palazzo Vecchio, il Salone dei Cinquecento
Firenze mette i musei civici a disposizione delle vaccinazioni anti-Covid |