Ferrara, posate le prime 15 pietre d'inciampo dedicate a ebrei ferraresi vittime della Shoah


A Ferrara si è svolta questa mattina la cerimonia per la posa delle prime quindici pietre d’inciampo dedicate a ebrei ferraresi vittime della Shoah. Realizzate dall’artista Gunter Demnig, sono le prime di un ampio progetto.

A Ferrara si è svolta questa mattina la cerimonia per la posa delle prime quindici pietre d’inciampo dedicate a ebrei ferraresi vittime della Shoah. La famiglia Fink - Bassani - Lampronti che un tempo viveva in via Mazzini 88, i componenti della famiglia Forti - Jesi - Lampronti, che abitavano poco più in là, al civico 85, quelli della famiglia Rietti - Cavalieri al 14, ritornano oggi nella loro Ferrara, davanti alle case dove abitavano prima di essere deportati durante l’Olocausto. Le Stolpersteine, o “pietre d’inciampo”, sono piccoli cubi di cemento con una lastra di ottone realizzati dall’artista Gunter Demnig che riportano i dati biografici delle vittime dei campi nazisti. Posizionate davanti all’ultima residenza nota dei deportati, invitano a riflettere sulla memoria storica. Dal 1995 ne esistono oltre 100.000 in 2.000 città europee. Ora anche a Ferrara.

Queste prime quindici pietre d’inciampo sono le prime di un ampio progetto che proseguirà in futuro con altre pietre. E altre ne seguiranno, per raccontare quanto più possibile la storia di Ferrara attraverso la memoria collettiva.

“Ringrazio il presidente Fortunato Arbib e tutta la Comunità ebraica, gli altri partner del progetto per averci aiutato, come Comune, a realizzare quello che in tante città italiane ed europee c’è da molto tempo”, ha affermato il sindaco Alan Fabbri durante la cerimonia di questa mattina. “È un gesto importante per ricordare, per non dimenticare, che prende avvio dal cuore della nostra città, il suo ghetto ebraico, e che coinvolge cittadini, istituzioni e soprattutto le nuove generazioni, affinché una tragedia che colpì duramente anche Ferrara non possa accadere mai più”.

Il sindaco Fabbri ha letto i nomi delle persone cui sono dedicate le prime quindici pietre d’inciampo: Isacco Fink, Carlo Bassani, Giuseppe Bassani, Rina Lampronti in Bassani e Marcella Bassani - le cui pietre d’inciampo sono state apposte in via Mazzini 85 - Leone Forti, Carolina Jesi in Forti, Berta Forti in Lampronti, Umberto Lampronti e Carlo Lampronti - componenti della famiglia strappata da via Mazzini 85 - Nello Rietti, Giulia Rietti, Leonella Rietti, Gastone Rietti e Argia Cavalieri in Rietti, della famiglia di via Mazzini 14.

“La comunità ebraica di Ferrara rappresenta da secoli questa città, contribuendo a farla crescere da tanti punti di vista: culturale, sociale, economico. Le famiglie delle vittime che omaggiamo oggi ci han dato la possibilità di apporre queste pietre: grazie a loro ricorderemo per sempre i nomi e la tragica storia di questi cittadini ferraresi, strappati alla vita e a queste case, dove non fecero più ritorno”, ha aggiunto il sindaco. “Oltre alle 15 poste oggi, altre 25 sono state richieste da parte delle famiglie e dei conoscenti e ogni pietra d’inciampo che si aggiungerà avrà una sua cerimonia”.

“Grazie a un lavoro corale”, ha spiegato Alan Fabbri, “si stanno cercando le storie di altri ebrei ferraresi vittime della Shoah: il progetto, quindi, proseguirà, realizzando un museo diffuso, a cielo aperto, in tutta la città”.

“Abbiamo fortemente creduto in questa iniziativa, che fa parte di una progettazione ben più ampia sulla valorizzazione del Ghetto ebraico di Ferrara”, ha dichiarato il presidente della Comunità ebraica Fortunato Arbib. “Oggi è un momento importante per la Comunità ebraica, per Ferrara, per i ferraresi. Queste pietre sono le prime di una lunga lista. Portano alla luce qualcosa di essenziale: pietre che non si impongono, ma in cui vi si inciampa casualmente. Una volta posate, diventano parte integrante della città: una mappa urbana integrata nel tessuto urbano, dove passato e presente si uniscono, dove memorie pubbliche e private si intrecciano. Attraversando le strade del ghetto, verrà spontaneo chiedersi cosa sono”.

Importante è anche il coinvolgimento delle scuole: il progetto delle pietre d’inciampo proseguirà con la presa in carico delle pietre da parte degli studenti ferraresi, che si occuperanno di custodire queste opere e di celebrarne la memoria. È prevista che l’apertura di un sito internet dedicato alle storie di queste famiglie ebree ferraresi.

Presenti alla cerimonia, oltre ai rappresentanti istituzionali e ai politici locali e regionali, la cittadinanza e i partner del progetto che è stato organizzato dal Comune di Ferrara, dalla Comunità Ebraica di Ferrara, dal Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, dall’Istituto di Storia Contemporanea, dall’Università degli Studi di Ferrara, dall’Archivio di Stato di Ferrara e dal Conservatorio di Musica “Girolamo Frescobaldi” di Ferrara.

Ferrara, posate le prime 15 pietre d'inciampo dedicate a ebrei ferraresi vittime della Shoah
Ferrara, posate le prime 15 pietre d'inciampo dedicate a ebrei ferraresi vittime della Shoah


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