Dopo il turista italiano caduto letteralmente nell’opera di Anish Kapoor esposto al Museo Serralves di Oporto, in Portogallo, (ve ne avevamo parlato qui) un’altra vicenda simile è capitata al Susquehanna Art Museum di Harrisburg (Pennsylvania, USA), questa volta con un opera concettuale dell’artista Sean Matthews, esposta nella sua personale Recycled Play.
L’opera in questione è l’installazione chiamata “Fair and Square” che è stata scambiata per un’altalena da due turiste, madre e figlia adolescente. Le saldature delle catene, secondo l’idea di Matthews, dovevano tenere i due seggiolini dell’altalena in posizione orizzontale: in un video ripreso dalle telecamere di sorveglianza della sala e poi pubblicato su YouTube, si vedono chiaramente le due che, incuranti degli avvisi che impongono ai visitatori di non toccare l’installazione, afferrano i seggiolini e li tirano giù rovinando l’opera. Il tutto una decina di minuti dopo l’inaugurazione della mostra.
L’artista ha spiegato che si erano rese necessarie sessanta ore di lavoro di saldatura per dare all’opera la particolare posizione che Matthews aveva immaginato: sessanta ore di lavoro, e appena tre secondi, come si vede dal video, per distruggerla. Madre e figlia, una volta resesi conto che quella non era una vera altalena (dal momento che le saldature, seppur forzate, non consentivano comunque un movimento naturale) si sono allontanate, abbandonado il museo una volta compreso il malinteso.
L’opera, secondo il quotidiano locale PennLive, era stata assicurata per cinquemila dollari. L’opera di Matthews, che si rifà ai ready made duchampiani, intendeva modificare un gioco dell’infanzia (un’altalena, appunto) per riflettere sulla transizione dall’età infantile a quella adulta: era questo il leitmotif della mostra che, si legge nella presentazione, “utilizza gli oggetti dell’infanzia per unire tre concetti: controllo dei genitori, temi della storia dell’arte, ed elementi fondamentali e principi del disegno. Anche se il lavoro è ispirato dall’astrazione di questi concetti, le forme familiari consentono a ogni osservatore di sperimentare i lavori attraverso i ricordi della loro infanzia” (evidentemente l’installazione ha attivato fin troppo i ricordi delle due visitatrici). L’artista, impossibilitato a riparare l’opera in tempi rapidi, per tutta la durata del vernissage è rimasto accanto all’opera spiegando cosa era accaduto e quali fossero le sue intenzioni iniziali.
Lauren Nye, direttrice delle mostre del Susquehanna museo, ha rilasciato un comunicato in cui afferma: “Il museo si rammarica dello sfortunato incidente che ha interessato la mostra di Sean Matthews. Eventi come questo sono la ragione per cui i musei e gli istituti culturali si assicurano, e noi abbiamo avviato le pratiche con la nostra compagnia assicurativa per sistemare nella maniera più appropriata questa situazione. Ci sono importanti ragioni per le quali gli istituti chiedono ai visitatori di non toccare le opere d’arte, la più importante delle quali è mantenere le opere e i visitatori al sicuro. [...] In seguito all’incidente, abbiamo impiegato il nostro staff e i volontari in rigorose discussioni sulla sicurezza dei visitatori e sulle relative procedure. Abbiamo inoltre potenziato la segnalazione, indicando che l’opera non dev’essere toccata. Sollecitiamo il pubblico a visitare in maniera coscienziosa i musei d’arte e di storia, in modo da preservare le collezioni e garantire la sicurezza di tutti”.
Nell’immagine, Fair and Square prima di essere rovinata.
USA, mamma e figlia scambiano opera concettuale per un'altalena e la distruggono dieci minuti dopo l'inaugurazione |