Anche l’Angelo incarnato di Leonardo da Vinci è stato censurato dall’algoritmo di Facebook: il social network avrebbe preteso il taglio dell’opera, poiché la figura intera appare nuda e quindi contro il divieto di Facebook di pubblicare “immagini con contenuti caratterizzati da posizionamenti sessualmente suggestivi che mostrano molta nudità”.
L’Angelo incarnato è un’opera di difficile datazione che è stata riscoperta nel secolo scorso in Toscana: si tratta di un disegno a carboncino che raffigura un adolescente ermafrodita che sorride; presenta una capigliatura femminile e il pene eretto, elemento quest’ultimo che ha fatto scattare la censura.
L’immagine era stata pubblicata da Silvano Vinceti, ricercatore che da anni si dedica ad enigmi legati a Leonardo da Vinci e alla Gioconda, sulla pagina Facebook L’invisibile nell’arte.
“La motivazione addotta è vergognosa, ridicola, degna dei sistemi autoritari di marca nazista, fascista e comunista. Per secoli si è combattuto per la libera espressione artistica e l’occhio censore del social network ha vestito i panni del peggior oscurantismo della storia recente. Maggiore violenza e offesa a Leonardo da Vinci non si poteva arrecare. Procederemo immediatamente ad una raccolta firme rivolta alle istituzioni europee ed italiane perché venga tutelata la libertà di espressione artistica e di divulgazione delle opere di tutti gli artisti. Si stanno predisponendo altre iniziative per l’affermazione di un principio non calpestabile” ha commentato Vinceti.
Nell’immagine, un dettaglio dell’Angelo incarnato.
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Censurato da Facebook anche l'Angelo incarnato di Leonardo da Vinci |