Dopo oltre trent’anni di chiusura, a partire dal 24 ottobre il pubblico potrà nuovamente visitare la Casa del Bicentenario di Ercolano, una delle antiche dimore romane meglio conservate della città campana. Il progetto Cantiere open aprirà infatti ai visitatori le porte di alcuni ambienti di questa residenza, uno dei siti più pregiati del Parco Archeologico di Ercolano.
Chiamata “casa del bicentenario” in quanto riportata alla luce dall’archeologo Amedeo Mauri nel 1938, duecento anni esatti dopo la prima indagine sulla città antica (risalente al 1738, anno in cui fu pubblicata anche la prima mappa della Ercolano sepolta, come Pompei, dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.), è una sontuosa abitazione di seicento metri quadrati, collocata lungo il decumano massimo della città. Al suo interno è riccamente decorata: ci sono preziosi mosaici, elementi architettonici decorativi, e anche affreschi con scene mitologiche.
La riapertura del 24 ottobre sarà preceduta da una cerimonia ufficiale il giorno precedente: saranno presenti il ministro dei beni culturali Dario Franceschini, il direttore del Parco Archeologico di Ercolano, Francesco Sirano, il direttore generale del Grande Progetto Pompei, Mauro Cipolletta, il direttore del Parco Archeologico di Pompei, Massimo Osanna, il presidente dell’Istituto Packard Beni Culturali, Michele Barbieri, la responsabile dell’Herculaneum Conservation Project, Jane Thompson, e il restauratore Leslie Rainer del Getty Conservation Institute, oltre alle autorità cittadine a cominciare dal sindaco Ciro Buonajuto.
Nella foto, la facciata della Casa del Bicentenario. Ph. Credit
Ercolano, dopo 30 anni riapre la Casa del Bicentenario, una delle antiche dimore più preziose della città |