Il Ministero delle Antichità dell’Egitto ha annunciato la prima scoperta del 2019: una missione dello stesso Ministero e del Centro Ricerche per gli Studi Archeologici dell’Università di Minya (Egitto) ha scoperto, nel sito archeologico di Tuna El-Gebel a Minya, alcune camere sepolcrali scavate nella roccia e piene di mummie di diverse forme, età e generi. Si tratta di una tomba familiare appartenuta probabilmente a una famiglia benestante. Tutte le mummie (quaranta in tutto) sono in uno stato di conservazione buono e tra di esse figurano mummie di bambini avvolte nel lino, o decorate con scritte in demotico, una forma di scrittura utilizzata dal popolo.
Il segretario generale del Consiglio Supremo delle Antichità, Mostafa Waziri, ha spiegato che frammenti di cocci e papiri trovati nella tomba aiuteranno a rivelare la datazione delle mummie, che potrebbero risalire al periodo tolemaico, a quello romano o a quello bizantino (per adesso, insomma, la forbice è molto larga). Waziri ha inoltre spiegato che le mummie sono state sepolte con diversi sistemi: alcune si trovavano dentro sarcofagi, altre ancora erano state sepolte nella sabbia, altre sotto i pavimenti, e altre all’interno di nicchie.
La scoperta è stata annunciata direttamente a Minya dal ministro delle antichità dell’Egitto, Khaled El-Enany, assieme al ministro del turismo, Rania Al-Mashat, al governatore di Minya, Kassem Hussein, e al segretario generale Mostafa Waziri, che hanno parlato di fronte a esponenti della cultura provenienti da undici paesi diversi, tra cui Malta, Repubblica Ceca, Spagna, Serbia, Irlanda, Russia e Cina. Durante il suo discorso, il ministro El-Enany ha spiegato che questo è il terzo anno consecutivo in cui vengono effettuate scoperte a Minya.
Nella foto, alcune delle mummie scoperte. Ph. Credit Ministero delle Antichità dell’Egitto
Egitto, scoperto sito con 40 mummie. È la prima scoperta del 2019 |