Il presidente del consiglio Mario Draghi ha firmato poco fa il dpcm che stabilisce le misure di contrasto alla pandemia e di prevenzione del contagio da Covid-19 nel periodo dal 6 marzo al 6 aprile 2021. Tra le conferme, il divieto di spostamento (fino al 27 marzo) tra regioni e province autonome diverse con l’eccezione degli spostamenti per motivi di salute, lavoro o necessità, e la chiusura della cultura nelle zone arancioni e rosse.
Per la cultura ci sono però novità molto importanti. Il dpcm infatti stabilisce che, nelle regioni in zona gialla, i musei riapriranno anche nei giorni festivi dal prossimo 27 marzo. E sempre dal 27 marzo riapriranno anche i cinema e i teatri, con posti a sedere preassegnati e rispetto delle norme di distanziamento fisico. La capienza delle sale non potrà superare il 25% di quella massima, ed è previsto un tetto massimo di 400 spettatori all’aperto e 200 al chiuso. Per gli eventi al chiuso, dunque, stessa capienza del periodo estivo, mentre per gli eventi all’aperto drastica riduzione (in estate il tetto massimo era di 1.000 all’aperto).
“Siamo in grado di dare un segnale anche al mondo della cultura, ai luoghi della cultura”, ha detto durante la conferenza stampa di presentazione del dpcm Mariastella Gelmini, ministro per gli affari regionali e le autonomie: “dal 27 marzo sarà possibile, a fronte di una prenotazione che avverrà solo online, tornare, ce lo auguriamo tutti, a frequentare i luoghi della cultura”.
Immagine: Teatro Regio di Parma, posti con barriere di plexiglas
È ufficiale: riaprono i musei nei giorni festivi, i cinema e i teatri |