Per la prima volta dopo il sisma del 2016 torna visibile a Camerino, una delle città più colpite dal terremoto del Centro Italia, l’Urbano VIII di Gian Lorenzo Bernini. Dal 20 giugno 2020, nell’edificio Venanzina-Pennesi che ospita altre opere della collezione dei musei civici e diocesani salvate dal sisma, il pubblico potrà nuovamente ammirare uno dei capolavori del celebre artista barocco che fa parte del patrimonio artistico della città di Camerino.
La statua in bronzo raffigurante papa Urbano VIII è considerata una delle opere più significative di Bernini dal punto di vista ritrattistico. Fu commissionata nel 1643 dalla Municipalità di Camerino tramite Angelo Giori, personalità strettamente legata alla famiglia Barberini, in quanto istitutore di Maffeo Barberini (che divenne successivamente Urbano VIII). L’opera proveniva da una nicchia ovale della sala principale del palazzo comunale Bongiovanni ed è ritenuta d’inestimabile valore anche per la capacità con cui l’artista ha rappresentato con una particolare indagine introspettiva l’animo indomito del papa.
Nel 2005-2006 la scultura è stata esposta, riscuotendo un notevole successo, a Washington in occasione di una mostra dedicata ai ritratti dei pontefici che ha registrato in sei mesi un milione di visitatori. Nel 2010 è stata molto apprezzata anche alla mostra allestita a San Severino Marche e curata da Vittorio Sgarbi dedicata al barocco nelle Marche.
“Questa nuova esposizione” ha dichiarato Barbara Mastrocola, curatrice delle collezioni civiche e direttrice del Museo diocesano "segna un altro tassello importante per i pezzi straordinari e unici della storia figurativa della città di Camerino: è un bellissimo regalo che i musei civici e diocesani, in una proficua collaborazione, fanno alla città e a tutti i visitatori. In questo senso ci tengo a ringraziare anche la Sovrintendenza competente”.
Capolavoro bronzeo di Bernini torna per la prima volta a Camerino dopo il sisma del 2016 |