Oggi si è riunito, presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Consiglio Direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, che ha deliberato di candidare alla Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO per il 2025 "l’Arte e architettura nella Preistoria della Sardegna. Le domus de janas". Ventisei complessi monumentali, realizzati tra il V e il III millennio a.C. e riferibili all’età compresa tra il Neolitico Medio e l’Età del Rame, che costituiscono un’eccezionale testimonianza del sistema culturale che ha caratterizzato la Sardegna fino agli albori dell’Età del Bronzo con una continuità interrotta solo dall’avvento della Civiltà Nuragica (criterio iii).
La candidatura si basa sui criteri ii, iii e vi della Convenzione per la Protezione del Patrimonio Culturale e Naturale del 1972. Per quanto riguarda il criterio ii, il sito presenta diverse tipologie monumentali, che si inseriscono con esiti originali nei grandi fenomeni dell’ipogeismo e del megalitismo mediterraneo ed europeo, per i continui e reciproci scambi, determinati dall’approvvigionamento di materie prime, come l’ossidiana.
Le domus de janas, che secondo i racconti popolari più antichi sarebbero le dimore delle Janas, ovvero di piccole fatine, costituiscono la memoria storica della Sardegna per l’evocazione di eventi magici presenti ancora oggi nella tradizione culturale dell’isola, la struttura e il patrimonio decorativo delle stesse riflettono il sistema di credenze delle comunità preistoriche, ottemperando al criterio vi della Convenzione. Le domus hanno affascinato Grazia Deledda, premio Nobel per la letteratura, e Max Leopold Wagner, padre della linguistica sarda.
La serie proposta, consentendo inoltre la ricostruzione del racconto della vita quotidiana delle comunità sarde attraverso monumenti rappresentativi della funzione funeraria, culturale e magico-religiosa, include tutti gli elementi utili ad esprimere l’Eccezionale Valore Universale.
La candidatura, promossa dall’Associazione Centro Studi Identità e Memoria – Sardegna e sostenuta dalla Regione Sardegna, dalla rete dei Comuni delle Domus de janas e dai 37 Comuni coinvolti nel progetto, sarà sottoposta all’esame degli organismi consultivi del Comitato del Patrimonio Mondiale e poi, nel 2025, alla valutazione del Comitato della Convenzione del 1972.
“Sono lieto che la Commissione Nazionale UNESCO abbia accolto la proposta del Ministero della Cultura e abbia deciso di presentare le domus de janas per l’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale. I 26 siti custodiscono una testimonianza storico-culturale di eccezionale valore universale che ben illustra la ricchezza del patrimonio sardo”, ha commentato il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.
Nell’immagine: Tomba I o di “S’Incantu” - Necropoli di Monte Siseri - Putifigari (SS)
Le domus de Janas saranno candidate a entrare nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO |