Sono stati individuati e rintracciati gli autori del deturpamento ai danni della chiesetta di Santo Stefano a Montesardo, in provincia di Lecce, nel territorio comunale di Alessano. L’episodio risale ai primi di agosto: la facciata della scritta era stata ricoperta di scritte farneticanti tracciate con un vernice spray nera. Lo stesso per le pareti laterali dell’edificio. Gli autori del gesto sono stati identificati grazie alle telecamere di sorveglianza di alcuni privati installate nei pressi dell’edificio: i colpevoli sono un 48enne di Livorno e una 40enne di Berlino, che si erano recati in Salento per una vacanza. Ancora non sono chiare le ragioni del gesto: i due sono stati comunque accusati di imbrattamento e deturpamento aggravato in concorso. Non sarebbero però stati gli unici: all’azione avrebbero partecipato anche altre tre persone, che sono in corso di identificazione.
Soddisfazione da parte di Italia Nostra, che aveva denunciato l’accaduto. La sezione Sud Salento dell’associazione “comunica che si riserva di costituirsi parte civile nel relativo processo”, si legge in una nota a firma del presidente della sezione, Marcello Seclì, “in ragione degli interessi rappresentati da Italia Nostra nell’ambito dei beni culturali e paesaggistici e (specificatamente) in considerazione delle numerose attività che la Sezione Sud Salento sta portando avanti da diversi anni proprio per tutelare e valorizzare il diffuso patrimonio delle chiese rurali”.
“Allo stesso tempo”, conclude il sodalizio, “Italia Nostra auspica che tale vicenda possa risultare da monito nei confronti di quanti, per ignoranza o per puro spirito distruttivo si cimentano in attività di deturpamento del patrimonio culturale ed essere anche un avvertimento per tutte le comunità e le istituzioni locali sulla necessità di adoperarsi nel tutelare l’enorme patrimonio delle chiese rurali, spesso abbandonate a se stesse (non per il caso della chiesa di S. Stefano), presente in tutte le campagne del Salento”.
Lecce, deturpano chiesetta del '500: denunciati due quarantenni in vacanza |