Sul caso del bando per il direttore del Museo Regionale della Ceramica e della Pinacoteca Comunale di Deruta (Perugia) adesso c’è una petizione, lanciata dall’Associazione Piccoli Musei e rivolta al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al ministro del lavoro Nunzia Catalfo e al ministro dei beni culturali Dario Franceschini. La vicenda ormai è nota: nella cittadina umbra, il Comune ha indetto il bando per il nuovo direttore dei due musei, con un incarico che però, a fronte delle alte competenze e delle numerose e delicate responsabilità, non prevede alcuna retribuzione: in poche parole, il direttore lavorerà gratuitamente.
La petizione è stata lanciata su change.org e chiede ai tre decisori politici che sia stabilito il diritto alla retribuzione per i lavoratori dei musei, sancito dall’articolo 36 della Costituzione, in base al quale “il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”.
“I professionisti dei musei”, si legge nel testo della petizione, “sembrano non avere i diritti di tutti gli altri lavoratori. Direttori a costo zero, precariato a vita per gli operatori didattici, nessun tipo di tutela. Tutto ciò va contro l’art. 36 della nostra Costituzione”. L’emergenza sanitaria per il Covid-19 da coronavirus, conclude il testo, “ha messo ancora più in evidenza le difficoltà di chi lavora in questo settore. Per questo motivo chiediamo ai decisori della politica che si intervenga affinché si rispetti il lavoro dei professionisti e degli operatori museali e si sappia bene distinguere tra volontariato e lavoro. Vi prego di firmare e di far firmare questa petizione, dandole la massima diffusione”.
“Rispetto per i lavoratori museali, abbiamo diritto alla retribuzione”: i piccoli musei scrivono a Mattarella |