Nel distretto di Iznik in Turchia, è stato vandalizzato un bassorilievo scavato nella roccia raffigurante Ercole, che risale a duemila anni fa.
Il ritratto a grandezza naturale rappresentava l’uomo più forte del mondo, ma ora il suo volto è stato trovato danneggiato.
Il bassorilievo, probabilmente realizzato per chiedere protezione dei lavoratori della vicina cava di pietra e forse oggetto di alcuni riti religiosi, aveva già subito gli effetti dell’inquinamento e di una discarica selvaggia nelle vicinanze.
L’area era stata dichiarata protetta nel 1990; tuttavia gli abitanti hanno chiesto una maggiore protezione e pulizia della zona, poiché la presenza della discarica abusiva contribuirebbe all’erosione dell’opera a causa dei rifiuti salati e chimici gettati. Per questo motivo un sentimento d’indignazione si è diffuso tra le persone, in quanto l’Ercole scavato nella roccia è divenuto ormai simbolo di quell’area.
Inoltre, Iznik, l’antica Nicea, è spesso bersaglio di cacciatori di tesori che distruggono per estrarre resti da rivendere sul mercato nero internazionale.
Turchia, danneggiato l'Ercole scavato nella roccia |