Il governo ha varato nelle scorse ore un’ulteriore stretta contro i non vaccinati, e questa volta a farne le spese sono le librerie, che sono incluse nell’elenco delle attività che, dal 1° febbraio, saranno tenute a chiedere il Green Pass a tutti coloro che vi entreranno, ovvero quelle che il governo ha ritenuto non soddisfino le esigenze primarie della persona. Una scelta curiosa, perché nei lockdown dell’autunno scorso il libro era stato considerato bene essenziale, e le librerie potevano aprire anche nelle zone rosse, quelle colpite dalle misure più rigide. Il provvedimento era stato adottato dal governo Conte, ma il governo Draghi non lo ha modificato. Eppure adesso per l’attuale governo i libri non sono più considerati tali, dal momento che le librerie non vengono ricomprese tra le attività che soddisfano “le esigenze essenziali e primarie della persona”, per utilizzare l’espressione del dpcm del 21 gennaio, che introduce le nuove restrizioni a partire dalla prossima settimana.
Le esigenze individuate dal decreto del presidente del consiglio Mario Draghi sono quelle alimentari, di salute, di sicurezza e di giustizia. Di conseguenza, sono autorizzati ad aprire a tutti soltanto esercizi specializzati e non di prodotti alimentari e bevande (ovvero botteghe di alimentari, minimercati, discount, supermercati, ipermercati), esercizi di commercio al dettaglio di prodotti surgelati, di prodotti per animali domestici, di carburante, articoli igienico-sanitari, medicinali, articoli medicali e ortopedici, materiale per ottica, combustibile per uso domestico e riscaldamento. Per tutti gli altri esercizi commerciali servirà il Green Pass base: quindi, si potrà entrare in libreria soltanto da vaccinati o con un tampone negativo.
Nel dpcm è anche specificato che i titolari degli esercizi dovranno far rispettare le misure, anche con lo svolgimento di controlli a campione. Cosa accadrà dunque se una persona che non è in possesso di Green Pass si recherà all’ipermercato per fare la spesa e nel carrello metterà anche un libro? Si potrà fare: lo spiega il governo nelle FAQ. Alla domanda “coloro che accedono agli esercizi commerciali esenti dal cd. green pass previsti dall’allegato del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 21 gennaio 2022 possono acquistare ogni tipo di merce in essi venduta?”, il governo risponde: “Sì, l’accesso ai predetti esercizi commerciali consente l’acquisto di qualsiasi tipo di merce, anche se non legata al soddisfacimento delle esigenze essenziali e primarie individuate dal citato decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri”.
Non si rischierà dunque una multa se si entra all’iper senza Green Pass e si acquisterà un libro oltre a pasta e biscotti. Certo, ne risulteranno penalizzate le librerie di quartiere e avvantaggiate la grande distribuzione organizzata e i gestori degli e-commerce oltre che i grandi portali.
Foto Associazione Librai Italiani
Dal 1° febbraio toccherà esibire il Green Pass pure per entrare in libreria |