Imprevisto hot per un docente dell’Accademia di Belle Arti di Urbino, che si è trovato suo malgrado a fare sesso davanti a 20 studenti durante una sessione di didattica a distanza. Durante la lezione, infatti, il professore aveva intenzione di proiettare un video didattico per completare quanto da lui spiegato: tuttavia l’uomo, un noto critico e curatore, descritto come uno “stimato accademico”, non si è accorto che in realtà il video non era partito e la sua webcam è rimasta accesa, riprendendo tutto quello che accadeva in casa sua.
I ragazzi hanno dunque assistito a un video ben più bollente di quello che avrebbero dovuto guardare, e si sono dilettati ad ammirare l’intera cavalcata del prof con una persona che in quel momento si trovava in casa sua. La vicenda, che risale allo scorso 8 dicembre, è stata poi riferita al direttore dell’Accademia urbinate, Luca Cesari, che ha convocato il professore. Quest’ultimo ha rassegnato le proprie dimissioni, inviando agli studenti una lettera di scuse per quanto accaduto. Il prof ha poi spiegato la sua versione: “stavo tenendo questa lezione e stavo passando dei filmati di autori moderni”, ha raccontato al Resto del Carlino, “quando è entrata a casa mia una persona a me molto cara, al centro di un rapporto stabile, che non vedevo da molti mesi per colpa della pandemia”. Insomma più che la didattica poté il digiuno: la lontananza evidentemente ha acceso la passione e il docente si è “lasciato andare”.
“Premesso che parliamo di una figura di critico, curatore e protagonista del mondo delle arti che tutti conosciamo, ed è un professore ottimo, anche molto seguito, vorrei dire amato, certamente rispettato dagli studenti”, spiega il direttore Cesari in una nota, “quel che è accaduto durante una sua lezione rappresenta un episodio molto grave nel contesto, ossia nell’ambito in cui ha avuto luogo. Ogni commento in aggiunta mi pare del tutto inutile, ridondante. La reazione della direzione non poteva essere diversa da quella che è stata. Da un lato abbiamo sùbito incontrato gli studenti per ascoltare, al riguardo, i loro sentimenti molto combattuti, per nulla elaborati. Di seguito abbiamo convocato il professore il quale ha perfettamente compreso la posizione degli allievi e della Istituzione, rassegnando spontaneamente e consapevolmente le dimissioni”.
“Nel far ciò”, prosegue Cesari, “ha desiderato rivolgere agli studenti una lettera particolarmente sentita di saluto e di congedo. La stima e l’amicizia che personalmente nutro per il docente non è mutata di un punto. Ma tengo a specificare che la sua vita e la vita artistica, didattica, culturale dell’Accademia di Urbino devono essere ben distinte. Si tratta di una perdita dolorosa per noi, per i colleghi, per chi frequenta i suoi corsi. Vorrei tuttavia ricordare quanto ho già riferito agli studenti per aiutare loro a elaborare lo stato di confusione; si tratta di una riflessione di Hegel su chi commette un grave errore: ricordare costui solo per quell’errore significa ’distruggere tutto quello che ha fatto nella sua vita’, per ridurlo alla casualità di quell’errore”.
Il curatore ha commentato così l’accaduto: “Ho ceduto. Vorrei essere giudicato sotto il profilo umano perché non sono un perverso e neanche un esibizionista. E per questa ragione subito dopo l’episodio ho presentato le dimissioni alla direzione dell’istituto urbinate. Vorrei essere compreso e non giudicato per quanto accaduto nel corso di quella mattinata”.
Urbino, DaD a luci rosse: noto critico e curatore fa sesso di fronte a 20 studenti |