Non c’è ancora chiarezza su quando riapriranno i musei nella cosiddetta “Fase 2” dell’emergenza coronavirus. Oggi il ministro dei beni culturali Dario Franceschini, in un’intervista a Repubblica, ha detto che “a maggio, non dal 4 ma più avanti, potranno riaprire quei musei e siti archeologici in grado di rispettare le prescrizioni di sicurezza indicate dal comitato scientifico”.
Al momento dunque mancano tante informazioni all’appello: quali sono le prescrizioni medico sanitarie indicate dal comitato tecnico-scientifico, quali saranno i musei in grado di rispettarle, in quali regioni apriranno (se apriranno su base regionale e non su base nazionale, ovviamente), qual è la data esatta. Sempre stamattina, alcuni quotidiani (il Corriere della Sera e il Messaggero in particolare) si spingono a ipotizzare il 18 maggio come ipotetica data di ripartenza per i musei: forse un’anticipazione, magari anche da fonti affidabili, ma per adesso sui musei e sulla cultura vige ancora l’incertezza più totale.
Ciò a maggior ragione vale per cinema, teatri e concerti: “stiamo discutendo con gli esperti”, ha detto Franceschini, “ma gli ultimi saranno inevitabilmente i luoghi in cui tante persone dovrebbero stare in uno spazio limitato, al chiuso o all’aperto. Vorrei fosse comunque chiaro che nessun teatro, nessun cinema, nessun artista, verrà lasciato solo. Siamo partiti con le prime risorse straordinarie proprio dai più indifesi, quelli con i redditi più bassi”. Ancora però nessuna certezza sulle date.
Nella foto: la tribuna degli Uffizi
Musei, adesso si parla del 18 maggio come data della riapertura (forse) |