È stato condannato a diciotto mesi il ventenne che, lo scorso 28 dicembre, ha sfregiato un dipinto di Pablo Picasso (il Busto di donna) alla Tate Modern di Londra: il giovane (Shakeel Ryan Massey, studente spagnolo) aveva rotto con un pugno avvolto in una sciarpa la teca di vetro che schermava l’opera, e poi aveva cominciato a prendere a pugni il dipinto, lacerando la tela per poi staccarla dalla parete. I visitatori hanno assistito alla scena sotto shock: il ventenne è stato poi fermato dagli addetti alla sicurezza del museo.
Massey si era giustificato dicendo che la sua era una “performance”. Una “performance” sicuramente molto costosa, dal momento che i restauratori hanno stimato che, per riparare i danni al dipinto (che è del 1944 ed è di un collezionista privato, che l’ha concesso in prestito di lunga durata alla Tate nel 2011), occorreranno diciotto mesi di restauri e 450mila sterline circa. Al momento dell’arresto, lo studente aveva in mano un foglio con alcuni appunti deliranti che contenevano la predizione sulla condanna che gli sarebbe stata comminata e frasi sull’atto di vandalismo occorso sempre alla Tate nel 2012 (quando un artista polacco si accanì su di un’opera di Mark Rothko). Anche l’avvocato che lo difende ha detto che Massey “ha cercato stupidamente i suoi cinque minuti di fama”.
Jeremy Donne, il giudice che ha condannato Massey per il reato di danneggiamento ha affermato che “è difficile arrivare a concludere qualcosa di diverso dal fatto che questo reato sia stato commesso per raggiungere la notorietà”. La condanna a 18 mesi di carcere vuole dunque essere un precedente per frenare simili atti in futuro. “Ho concluso, senza esitare”, ha dichiarato il giudice, “che l’impatto sul pubblico e là gravita di questo reato, unitamente alla necessità di disincentivare altri che vogliano seguire condotte simili, richiedono un’immediata sentenza di custodia”.
Nell’immagine: Pablo Picasso, Busto di donna (1944; olio su tela, 81 x 65 cm; Londra, Tate Modern)
Condannato a 18 mesi il ventenne che ha sfregiato un Picasso per fare una “performance” |