Finisce nel mirino della magistratura la Fiera di Roma, sede di sette maxi concorsi, tra cui anche quello indetto dal MiBACT per 1052 “assistenti alla fruizione, accoglienza e vigilanza”.
Lo scorso 24 gennaio il Formez, l’associazione riconosciuta con personalità giuridica di diritto privato, in house alla Presidenza del Consiglio - Dipartimento della Funzione Pubblica ed alle Amministrazioni associate, ha pubblicato l’avviso per l’affidamento di sette maxi concorsi da tenersi a Roma: nello specifico, 2.329 posti per il Ministero della Giustizia, 1.052 per il MiBACT, 1.514 per il Ministero del Lavoro e altri quattro per “amministrazioni centrali” non specificate, stabilendo una somma totale pari a 5,2 milioni di euro per pagare i locali in cui svolgere le prove e i relativi servizi.
Senza bando, ne risulta che la Fiera di Roma sia “l’unico operatore sul territorio avente le caratteristiche per eseguire tutti i servizi descritti”.
A seguito di questa decisione, l’Hotel Ergife si è rivolto al Tar dichiarando la scelta arbitraria e la procedura effettuata irregolare, motivando quest’ultima con requisiti non idonei (in particolare riguardo ai locali e ai bagni chimici), con una documentazione incompleta e una cifra stabilita troppo elevata. L’Hotel ha ottenuto un primo successo al Tar, poiché quest’ultimo ha accolto la richiesta di sospensiva. Il Formez si è rivolto invece al Consiglio di Stato che ha riconosciuto a suo vantaggio l’urgenza di bandire i concorsi.
Il pm Gennaro Varone sta indagando sulla questione e possiede un fascicolo per turbativa d’asta e abuso d’ufficio con delega di indagini al Nucleo di polizia economico e finanziaria della Guardia di Finanza e iscrizione a carico del rappresentante legale di Formez. L’Hotel Ergife sta quindi ora attendendo i risultati delle indagini della procura e della Corte dei Conti.
Concorso MiBACT. Procura apre inchiesta per aggiudicazione irregolare alla Fiera di Roma |