Quando verrà “riavviato” il concorsone per 1.052 addetti alla fruizione, accoglienza e vigilanza (AFAV) che il Ministero dei Beni Culturali ha avviato nel 2019 e che è stato sospeso causa Covid? Nonostante i tempi siano ormai del tutto maturi per sbloccarlo, non ci sono ancora risposte, e migliaia di aspiranti lavoratori dei musei sono ancora in attesa di sapere cosa succederà.
Il concorso è stato anche oggetto di discussione lo scorso giovedì in senato: la senatrice Margherita Corrado del Gruppo Misto ha chiesto al ministro della cultura Dario Franceschini se è in grado di indicare una data certa per lo svolgimento della prova scritta, se la prova orale verrà confermata, o comunque se il ministero ha quanto meno un piano, un cronoprogramma preciso e ragionevole. Franceschini però non ha saputo fornire tempistiche sicure: si è limitato a dire ciò che tutti già sappiamo, ovvero che lo scritto è stato posticipato a causa dell’emergenza sanitaria, e che il MiC, già nel 2020, aveva chiesto al Formez di procedere al riavvio della procedura concorsuale con la calendarizzazione della prova scritta, anche avvalendosi eventualmente di prove scritte in modalità informatica o digitale, o di videoconferenza per le prove orali.
Franceschini ha fatto sapere che al momento il ministero sta “concludendo, con il competente Dipartimento della funzione pubblica, le modalità di svolgimento”. E sarebbe anche ora: le prove scritte avrebbero dovuto tenersi il 24 aprile del 2020 (ma la sospensione risale al 19 marzo 2020). A più di un anno di distanza, i candidati non hanno ancora date, e dal momento che a quest’ora dovremmo essere perfettamente in grado di gestire un concorso, anche con vasta affluenza (in un anno di pandemia non si può dire che non ci sia stato il tempo di organizzarsi), forse è arrivato il momento di comunicare al più presto le date di svolgimento delle prossime prove. Anche perché ci sono sempre più musei in situazione di sofferenza dovuta a carenze di personale: il caso più recente è quello dei musei abruzzesi chiusi, tra gli altri motivi, anche per le lacune nell’organico.
Sul concorso per 1.052 assistenti museali ancora incertezza a più di un anno dalla sospensione |