Siena, termina il restauro della Fonte Gaia, la fontana simbolo della città


La Fonte Gaia, scultura di Tito Sarrocchi che sostituì l’originale di Jacopo della Quercia, è stata restaurata e restituita a Siena, dopo un intervento che l’ha risollevata dal degrado.

Un progetto di restauro durato oltre mille ore, da ottobre 2023 a febbraio 2024, con venti settimane di lavoro continuativo da parte del team guidato dall’esperto restauratore Stefano Landi, utilizzando tecnologia laser all’avanguardia, metodi avanzati e l’eccellenza dei materiali per recuperare dal degrado la Fonte Gaia, simbolo di Siena nel mondo. Il cantiere è stato un’opportunità di formazione presso la Scuola Edile di Siena, con il contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena e del Comune, coinvolgendo imprese e cittadini. Il restauro arricchisce la storia di Fonte Gaia che, opera dello scultore senese Tito Sarrocchi, sostituì in Piazza del Campo nel 1869 l’originale Fonte realizzata da Jacopo della Quercia tra il 1409 ed il 1419. Nel corso degli anni, la Fonte subì un rapido deterioramento a causa dell’usura quotidiana in Piazza del Campo e della fragilità dei materiali utilizzati. Per questo motivo nel 1858 si decise di rimpiazzare la Fonte originale con una copia in robusto marmo di Carrara, creata da Tito Sarrocchi.

Dopo la costruzione della Fonte Gaia da parte di Tito Sarrocchi nel 1900, gli interventi di restauro sono stati sporadici. Nel 1970, l’Opificio delle Pietre Dure eseguì un consolidamento, ma da allora non sono stati completati interventi di restauro significativi, limitandosi solo a interventi di manutenzione ordinaria da parte del comune. Le fasi preliminari hanno coinvolto indagini approfondite sui materiali e sulle condizioni di degrado, test di pulizia e documentazione fotografica e grafica 3D. L’intervento, iniziato nell’ottobre 2023, ha combinato metodi tradizionali e innovativi, come l’utilizzo di tecnologie laser per la rimozione delle concrezioni più resistenti. Sono stati impiegati anche materiali moderni come i nano-calci per consolidare le superfici erose e sono stati eseguiti incollaggi e integrazioni in marmo nero. Infine, è stato applicato un trattamento protettivo per preservare i risultati del restauro. L’opera restaurata viene ora restituita alla città e ai suoi abitanti, con l’auspicio che venga mantenuta nel tempo attraverso un accurato piano di manutenzione.

Fonte Gaia restaurata
Fonte Gaia restaurata
Fonte Gaia restaurata
Fonte Gaia restaurata
Fonte Gaia restaurata
Fonte Gaia restaurata

Il restauro di Fonte Gaia in Piazza del Campo consolida il rapporto nel tempo con il ricco patrimonio architettonico storico artistico della Scuola Edile di Siena, con il vasto programma dei suoi percorsi formativi, di interventi su beni artistici ed architettonici della città: dal restauro di Fontenuova d’Ovile (1992 -1994) a quello del Bastione San Filippo della Fortezza Medicea (1995), passando per la riqualificazione dell’area circostante le fonti di Fontebranda (1993-1994), fino ad arrivare al restauro sulla scultura del Cristo Re presso il Cimitero Monumentale della Misericordia (2020), ed al recente intervento del monumento ai Caduti della Guerra di Indipendenza opera di Tito Sarrocchi (2022).

“Come Amministrazione Comunale”, sottolinea il sindaco di Siena Nicoletta Fabio, “Abbiamo con convinzione contribuito a questo intervento, che consente di rinnovare uno dei monumenti più iconici della nostra città. La Fonte Gaia, al centro della Piazza e della vita dei senesi, è stata nei precedenti mesi oggetto del prezioso lavoro di esperti e tecnici che, con la loro azione, hanno dato nuova luce ai marmi e alle sculture di Tito Sarrocchi. Ringrazio chi, insieme al Comune, ha contribuito al restauro, sviluppando una sinergia virtuosa. Invito i miei concittadini a riscoprire la nostra Fonte nel suo massimo splendore. Alla civiltà del paese, meglio che ad altri, è raccomandata la conservazione di questo monumento, e Siena saprà custodirlo e conservarlo come una delle gemme più preziose del suo patrimonio artistico”.

“Questo intervento conferma il ruolo della Scuola Edile di Siena”, osserva il vice presidente Simone Arcuri. “Nella tutela e sviluppo del patrimonio artistico architettonico del territorio; nella formazione di molti addetti del settore che l’ente senese gioca quotidianamente nella nostra provincia”.

“Continua il nostro impegno per la valorizzazione dell’immenso patrimonio storico-artistico senese”, spiega il direttore della Scuola Edile di Siena Stefano Cerretani, “Con importanti opere recuperate in questi anni. Anche questa volta è stata attivata una campagna di fundraising rendendo co-protagonisti del restauro di Fonte Gaia istituzioni, associazioni, imprese e cittadini che con il loro contributo hanno dimostrato senso civico, attaccamento al territorio, un modello da seguire”.

“Il restauro, terminato il cantiere della Scuola Edile di Siena”, afferma il presidente Giannetto Marchettini, “che ha restituito alla Fonte Gaia di Tito Sarrocchi in Piazza del Campo antichi splendori, ci rende orgogliosi. Ancora una volta la Scuola Edile di Siena ha assunto la responsabilità di conservare, custodire e restituire il bello che la storia, l’architettura e l’arte del nostro territorio raccontano. La Scuola Edile ha confermato di realizzare interventi di grande livello con il progetto di recupero ‘Il Campo, L’Acqua e la sua Fonte: Restauro della Fonte Gaia di Tito Sarrocchi’, a valere sulla seconda edizione dell’avviso pubblico Let’s Art!, della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, con la partecipazione del Comune ed il coinvolgimento di imprese e cittadini, chiamando in causa la comunità senese. Il merito è anche quello di aver organizzato il ‘Cantiere-Scuola’, eccellente sintesi tra storia, società, economia, ricerca e buone pratiche, coinvolgendo professionisti affermati accanto ai più giovani, salvaguardando tecniche a rischio, favorendo il ricambio generazionale e attivando un importante indotto. Nei suoi trenta anni di storia, la Scuola Edile si è adeguata alle esigenze delle costruzioni, espressioni dei bisogni e dello sviluppo della società”.

“Ancora un importante recupero a cura della Scuola Edile, dopo quello del ‘Monumento ai Caduti per l’Indipendenza’ di Tito Sarrocchi, di un’opera significativa nella storia dell’arte senese e particolarmente amata dalla collettività, come la Fonte Gaia, grazie anche alle risorse rese disponibili dalla Fondazione Mps”, dichiara il suo presidente Carlo Rossi, “Tramite l’avviso Let’s Art!: si conferma misura capace di fare leva sullo sviluppo di nuove competenze per conservare e valorizzare al meglio il nostro patrimonio artistico-culturale con il coinvolgimento della comunità. Obiettivi pienamente in linea con la programmazione strategica, perseguiti dalla Fondazione Mps nell’ambito dell’arte e della cultura”.

“Consegniamo alla città, ai suoi cittadini e a tutti, un’opera valorizzata nei suoi princìpi essenziali, chiedendo ai posteri di seguire in modo scrupoloso il piano di manutenzione, fondamentale per conservare nel tempo la magnifica Fonte Gaia di Piazza del Campo”, dice il restauratore Stefano Landi che ha seguito il progetto di recupero del complesso architettonico e scultoreo della Fonte Gaia. “I lavori preliminari d’indagine, lo studio dei materiali costitutivi e degli elementi di degrado, i test preliminari di pulitura, la campagna di documentazione fotografica e grafica 3D, sono stati fondamentali per le linee guida della metodologia d’intervento. Ai metodi tradizionali chimici e meccanici si sono affiancati altri innovativi, come l’impiego di strumentazione laser del gruppo El.En: ha permesso di asportare le concrezioni più tenaci salvaguardando gli strati d’ossalato, la ‘patina del tempo’, secondo Cesare Brandi ‘il segno della vita di un’opera d’arte’. Per aggregare le superfici dilavate ed erose, sono state impiegate tecnologie a base di nano-calci; eseguiti gli incollaggi delle fratture, delle porzioni distaccate e delle integrazioni; stuccature e iniezioni nei giunti per compattare ed evitare l’accesso delle acque meteoriche. Sono stati applicati un trattamento protettivo e un biocida, per preservare i risultati dell’intervento e limitare l’aggressione degli agenti atmosferici”.


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