Come stanno gli edifici storici dell’Italia centrale un anno dopo il sisma costato la perdita di vite umane, e danni estesi al patrimonio storico e artistico in un’area che copre quattro regioni? Se lo è domandato il movimento Mi riconosci? Sono un professionista dei beni culturali, che nei giorni scorsi, sui social network, ha lanciato l’iniziativa di una campagna fotografica in crowdsourcing realizzata dagli attivisti e dagli utenti che vivono nei territori colpiti.
Ne emerge un panorama piuttosto sconsolante, con diversi edifici inagibili, anche in luoghi lontani dall’epicentro, dove ancora devono partire i lavori, e dei quali tuttora non si conosce la data di riapertura al pubblico. Palazzi storici, musei, chiese: diverse sono le fotografie che attestano lo stato delle cose nel centro Italia.
“Riportare quei territori e quelle comunità alla normalità”, sottolinea il movimento, “deve essere la priorità per qualsiasi Governo”. Per poter vedere le decine di fotografie (e per conoscere la situazione dei singoli edifici: ogni foto è infatti corredata di informazioni sullo stato di avanzamento dei lavori) basta collegarsi alla pagina Facebook di “Mi Riconosci”, raggiungibile all’indirizzo https://www.facebook.com/miriconoscibeniculturali/.
Nell’immagine: il cantiere del Castello Pallotta di Caldarola (provincia di Macerata)
Come stanno gli edifici storici del centro Italia un anno dopo il sisma? Una campagna fotografica lo documenta |