A Monterosso al Mare, nel territorio delle Cinque Terre in Liguria, è terminato il restauro del Nettuno, il gigante di cemento e ferro scolpito nel 1910 da Arrigo Minerbi (Ferrara, 1881 - Padova, 1960), sulla roccia di Fegina, a poca distanza dal centro della cittadina rivierasca. Durato quattro anni, il restauro della grande opera, alta 14 metri e pesante 1.700 quintali, è stato finanziato dai proprietari dell’area in cui si trova la scultura (Maurizio, Nicola e Mattia Marino) ed è stato eseguito dall’azienda Decorart, su direzione dell’architetta Angela Zattera e con il coordinamento della Soprintendenza della Liguria. Per il Nettuno di Minerbi si tratta del secondo restauro nella sua storia (il primo è degli anni Sessanta).
L’intervento si era reso necessario per preservare l’opera, molto fragile e danneggiata nel tempo dagli eventi atmosferici e anche da alcuni distacchi verificatisi sulla scogliera (uno dei quali, nell’estate del 2017, aveva costretto il Comune a chiudere la spiaggia libera di Fegina per ragioni di sicurezza: terminati i lavori di messa in sicurezza è cominciato il restauro). Alcune parti del Nettuno particolarmente esposte (il naso, la testa, la conchiglia, il piede) rischiavano di scomparire del tutto in quanto erose da vento, pioggia e salmastro. I lavori hanno previsto peraltro anche la sostituzione della struttura in ferro che sosteneva l’opera.
“Abbiamo fatto il possibile e anche di più con le nostre sole forze”, afferma la proprietà. “Ora confidiamo sui posteri per garantire le cure e la massima attenzione per assicurare la sopravvivenza della mirabile opera”.
“È stato per me onore e motivo di orgoglio mettere il mio lavoro al servizio del recupero di un pezzo di storia”, dichiara l’architetta Zattera. “Spero con tutto il cuore che questo primo fondamentale intervento apra la strada ad una costante cura e attenzione per le quali è necessario la collaborazione di Enti Pubblici ma anche di coloro che amano e frequentano le Cinque Terre”.
“Monterosso”, sottolinea il sindaco Emanuele Moggia, “è felice di tornare a vedere il suo Gigante in buona salute. E ringrazia. Quella statua è un emblema e un simbolo dell’uomo delle Cinque Terre: un Prometeo con i piedi ben piantati nella roccia e in mare che si muove verso l’orizzonte portando sulle spalle e nel volto la fatica del peso della sua terra rocciosa”.
Cinque Terre, a Monterosso termina il restauro del Nettuno, il gigante di Arrigo Minerbi |