Cinque Terre, franano alcuni gradini della Scalinata di Monesteroli: chiusa


L’altro ieri sono franati alcuni gradini della celeberrima Scalinata di Monesteroli, scenografico percorso nel Parco delle Cinque Terre. La scalinata-monumento, realizzata a mano dai contadini del minuscolo borgo di Monesteroli, è stata chiusa in via precauzionale.

Pasqua amara per gli escursionisti che avevano in programma una passeggiata sulla Scalinata Grande di Monesteroli (La Spezia) a Pasquetta: sabato è stata infatti transennata perché 5 gradini in pietra parte del percorso ripido, a picco sul mare, sono franati e dopo il sopralluogo dei tecnici del Parco delle Cinque Terre e dei Vigili del Fuoco, constatata l’erosione sotto le pietre in quel punto, è stato deciso di chiuderla in via precauzionale chiudendo al transito pedonale il tratto del sentiero 536 dall’incrocio con il sentiero n. 535. Dopo gli accertamenti che verranno fatti per il ripristino di quel punto si deciderà di riaprire la scalinata che, lo ricordiamo, era stata oggetto di un grande intervento di riqualificazione l’estate scorsa.

La scalinata di Monesteroli è uno dei percorsi più famosi delle Cinque Terre, nel taccuino di ogni amante del trekking, inserita nel territorio patrimonio Unesco e tra i luoghi del Cuore del Fai, è da tempo al centro dell’attenzione per la sua fragilità anche in relazione al sempre crescente numero di visitatori che ne potrebbero minare l’integrità. D’altra parte gli oltre 1200 gradini in pietra offrono uno spettacolo naturalistico unico al mondo.

La scalinata-monumento delle Cinque terre è stata realizzata, a mano, dai contadini del piccolo borgo di Monesteroli per arrivare ai vitigni sui terrazzamenti della collina e così percorrevano in discesa e salita quelle scale – senza ringhiera – per 400 metri di dislivello e un kilometro di lunghezza (nello scosceso territorio di Tramonti, un ripido percorso su un costone affilato), più volte al giorno anche con tanto peso sulle spalle. Sarebbe impensabile oggi, è un monumento alla fatica dell’uomo che lavora.

Il piccolo borgo oggi è disabitato ma d’estate si popola di turisti pronti a godersi la vista sul mare azzurro. È l’eterno dilemma tra il tutelare e il vivere un posto che ci troviamo in dote da chi è venuto prima di noi. Proprio il giorno di Pasqua il sindaco di Riomaggiore Fabrizia Pecunia tornava a invocare una ’legge speciale’ per controllare i flussi turistici che rischiano di far collassare le Cinque Terre e tutta la fascia costiera della Liguria che è estremamente fragile nel suo ecosistema naturale e paesaggistico.

Immagine: la Scalinata di Monesteroli. Foto: Naioli/Wikimedia Commons

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Cinque Terre, franano alcuni gradini della Scalinata di Monesteroli: chiusa


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Andrea Laratta

L'autore di questo articolo: Andrea Laratta

Giornalista. Amante della politica (militante), si interessa dei fenomeni generati dal turismo, dell’arte e della poesia. “Tutta la vita è teatro”.






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