Chiari è Capitale Italiana del Libro 2020. Franceschini: “Sosteniamo la microeditoria”

Chiari, in provincia di Brescia, uno dei comuni più colpiti dall’epidemia da Covid-19, è stato nominato Capitale Italiana del Libro 2020. 

La decisione è stata presa nella notte dal Consiglio dei Ministri, che ha approvato la proposta del MiBACT. “Così come è accaduto per il titolo di Capitale Italiana della Cultura” ha dichiarato il ministro Dario Franceschini, “anche la Capitale italiana del Libro genererà meccanismi virtuosi capaci di sviluppare progetti culturali, coinvolgenti e innovativi. Conferire il titolo a Chiari” ha aggiunto "è inoltre il giusto riconoscimento alla microeditoria e alla produzione degli editori indipendenti che in questa città trovano da 18 anni un’importante rassegna di scambio e promozione che sarà organizzata anche quest’anno, dal 13 al 15 novembre, in un’edizione rispettosa dei protocolli sanitari. Questo riconoscimento“ ha concluso il ministro ”arriva in un anno particolare e in un territorio fortemente colpito dalla pandemia in cui, ora più che mai, è giusto rafforzare il sostegno al settore del libro. Nei mesi più duri del lockdown, Chiari ha trovato proprio nella lettura, compiuta attraverso i canali social dell’amministrazione, uno degli strumenti per sostenere la comunità. Ora questa esperienza può diventare un modello".

Ai sensi della legge, legge 13 febbraio 2020, n. 15, Disposizioni per la promozione e il sostegno della lettura, Chiari - Capitale italiana del libro 2020 riceverà un finanziamento di 500.000 euro per la realizzazione di progetti, iniziative e attività per la promozione della lettura.

Quest’anno, in questa prima edizione, il titolo di Capitale del Libro è stato conferito per legge dal Consiglio dei Ministri su proposta del MiBACT; dal prossimo anno sarà attribuito in seguito a un’apposita selezione in cui una commissione di esperti valuterà i progetti presentati. 

Ph.Credit 

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