Il G7 della Cultura 2024, che si terrà a Napoli dal 20 al 21 settembre, vedrà la partecipazione dei Ministri della Cultura dei Paesi del G7. L’evento sarà un’importante occasione per discutere temi di grande rilevanza internazionale come la protezione del patrimonio culturale ucraino, le sfide poste dall’intelligenza artificiale nel settore creativo e l’impatto dei cambiamenti climatici sui beni culturali. Inoltre, sarà dato ampio spazio alla cooperazione culturale con l’Africa per promuovere lo sviluppo sostenibile (ecco nel dettaglio di cosa si parlerà).
Protagonisti saranno i sette Ministri della Cultura del G7: Alessandro Giuli (Italia), Rachida Dati (Francia), Claudia Roth (Germania), Lisa Nandy (Regno Unito), Lee Satterfield (USA), Pascal St-Onge (Canada) e Masahito Moriyama (Giappone). Il ministro giapponese è l’unico uomo del lotto assieme al nostro Giuli. Vediamo le biografie di ciascun ministro.
Alessandro Giuli, nato a Roma il 27 settembre 1975, è il Ministro della Cultura italiano. Iscrittosi all’Università La Sapienza di Roma, senza però conseguire una laurea, ha una lunga carriera come giornalista e scrittore. Nel corso degli anni, ha lavorato per diverse testate giornalistiche italiane, come Il Foglio, dove ha ricoperto ruoli di rilievo tra cui quello di vice-direttore. Nel 2022 è stato nominato Presidente della Fondazione Maxxi (Museo nazionale delle arti del XXI secolo), incarico che ha gestito con l’obiettivo di valorizzare l’arte contemporanea italiana e il suo dialogo con il panorama internazionale. La sua nomina a Ministro della Cultura sotto il governo Meloni è arrivata nel 2024, a seguito delle dimissioni del ministro Gennaro Sangiuliano dopo lo scandalo Boccia.
Rachida Dati, nata il 27 novembre 1965 a Saint-Rémy, in Borgogna, è un’importante figura della politica francese. Figlia di immigrati marocchini e algerini, ha undici tra fratelli e sorelle e ha raggiunto ruoli di rilievo nonostante le difficoltà economiche della sua famiglia (per mantenersi durante l’università ha svolto diversi lavori). Dopo aver studiato giurisprudenza (laurea nel 1996 in diritto pubblico), ha lavorato come magistrato e, successivamente, nel governo di Nicolas Sarkozy, dove è diventata Ministro della Giustizia dal 2007 al 2009, la prima donna di origine nordafricana a ricoprire questo incarico. Nel gennaio del 2024 è stata nominata Ministro della Cultura della Francia, un ruolo che ha accettato con l’intento di rendere la cultura più accessibile, promuovendo la diversità e l’inclusione nel panorama artistico francese. Sotto la sua guida, la Francia sta lavorando per contrastare il declino della partecipazione culturale post-pandemia e potenziare le industrie creative del Paese.
Claudia Roth, nata il 15 maggio 1955 a Ulm, in Germania, è una veterana della politica tedesca e una figura chiave nel panorama culturale del Paese. Ha studiato teatro, storica e lingua tedesca all’Università Ludwig Maximilians di Monaco di Baviera, che ha però abbandonato senza laurearsi. Attiva inizialmente nel mondo dello spettacolo come manager del gruppo musicale tedesco Ton Steine Scherben, è poi passata alla politica, entrando a far parte dei Verdi tedeschi nel 1987. Nel 1998 è stata eletta nel Bundestag diventando anche presidente della commissione per i diritti umani. Nel corso della sua carriera politica, ha ricoperto vari ruoli importanti, tra cui quello di vicepresidente del Bundestag, incarico che ha ricoperto dal 2013 al 2021. Dal 2021, è stata nominata Ministro di Stato per la Cultura e i Media del governo di Olaf Scholz. Claudia Roth è nota per il suo impegno in favore della diversità culturale e la tutela dei diritti umani. Sotto la sua guida, la Germania ha intensificato gli sforzi per digitalizzare il patrimonio culturale e affrontare le sfide del cambiamento climatico sulle infrastrutture culturali.
Lisa Nandy, nata il 9 agosto 1979 a Manchester, è un’importante politica britannica e membro del Partito Laburista. Di origine mista, con un padre indiano e una madre britannica, ha sempre dimostrato un forte impegno verso la giustizia sociale e le questioni legate all’uguaglianza. Laureata in scienzep olitiche, è stata eletta alla Camera dei Comuni nel 2010. Dal luglio del 2024, è la Segretaria di Stato per la Cultura, i Media e lo Sport del Regno Unito sotto il governo laburista. Lisa Nandy punta a rivitalizzare il settore culturale britannico, fortemente colpito dalla Brexit e dalla pandemia, con un focus sull’inclusione, il sostegno alle industrie creative e la protezione del patrimonio artistico nazionale.
Pascal St-Onge, nata il 13 maggio 1977, è una sindacalista e politica canadese. Laureata in lettere all’Università del Québec di Montréal, prima di entrare in politica ha lavorato al giornale La Presse e ha guidato la Federazione Nazionale dei Sindacati della Cultura e della Comunicazione, incarico che ha ricoperto dal 2012 al 2015. È stata eletta alla Camera dei Comuni nel 2021, rappresentando il distretto di Brome-Missisquoi. Nel 2022 è diventata Ministro del Patrimonio Canadese, con la responsabilità di promuovere la cultura canadese e sostenere l’industria culturale nazionale. Il suo mandato è caratterizzato da una particolare attenzione alla promozione della diversità culturale e alla regolamentazione delle piattaforme digitali per proteggere i contenuti canadesi.
Lee Satterfield, originaria del South Carolina, è la Segretaria Assistente per gli Affari Educativi e Culturali degli Stati Uniti. Laureatasi in giornalismo all’Università della South Carolina, ha cominciato a lavorare nel 1993 negli uffici della Casa Bianca, dopodiché ha lavorato per diversi enti statunitensi. Nel 2021 è stata nominata dal presidente americano Joe Biden nel suo attuale ruolo. Il mandato di Lee Satterfield mira a guidare gli sforzi globali degli Stati Uniti per coinvolgere gli individui attraverso scambi accademici, culturali, professionali, sportivi, cinematografici, musicali e giovanili. Come Assistente Segretario, lavora per rafforzare gli scambi e i programmi di diplomazia pubblica del governo degli Stati Uniti basandosi sulla premessa fondamentale di promuovere la comprensione reciproca per connettersi più direttamente agli obiettivi di politica estera degli Stati Uniti, tra cui l’accesso all’istruzione, l’equità economica e le opportunità e l’inclusione sociale. Satterfield mira a rafforzare gli sforzi strategici degli Stati Uniti per coinvolgere attraverso la diplomazia culturale, il patrimonio culturale e gli scambi giovanili utilizzando un approccio a 360 gradi per interagire con il settore privato degli Stati Uniti, le organizzazioni non governative e le nazioni e i territori che condividono la sua visione.
Masahito Moriyama, nato il 14 dicembre 1953 a Osaka, è un politico giapponese del Partito Liberal Democratico. Laureato in giurisprudenza all’Università di Tokyo nel 1978, ha poi perfezionato i suoi studi quando già era in politica, terminando la scuola di legge dell’Università di Kobe nel 2013 e ottenendo anche un dottorato in commercio l’anno successivo, è stato eletto per la prima volta alla Camera dei Rappresentanti nel 2005 e ha ricoperto diversi ruoli. Dal 2023, è Ministro dell’Istruzione, Cultura, Sport, Scienza e Tecnologia del Giappone.