Nei giorni scorsi, l’architetto Carla Di Francesco è stata nominata nuovo Segretario Generale del MiBACT. Una nomina che ha fatto molto discutere: la professionista è stata infatti criticata per la sua amicizia col ministro Dario Franceschini, ferrarese come lei, e per l’inchiesta a suo carico circa gli incarichi dopo il sisma emiliano del 2012 (conclusasi con l’archiviazione delle ipotesi di reato). Carla Di Francesco prende il posto di Antonia Pasqua Recchia, prima donna a esser stata nominata per la più alta carica amministrativa del Ministero dei Beni Culturali.
Nata nel 1951, Carla Di Francesco si è laureata con lode in Architettura nel 1976 alla Sapienza di Roma. È stata direttrice regionale per i beni culturali dell’Emilia Romagna, incarico che ha ricoperto ad interim anche in Lombardia e nelle Marche. Dal 2008 fa parte del comitato di gestione dei siti Unesco dell’Emilia Romagna (ovvero i monumenti bizantini di Ravenna, il Duomo e piazza del Duomo a Modena, il centro storico di Ferrara). Si è specializzata nel restauro dei monumenti antichi, dirigendo diversi cantieri per tutta la durata della sua carriera: a Ferrara ha lavorato alla Cattedrale e al Palazzo dei Diamanti, a Ravenna ha restaurato i mosaici dei locali musei e delle basiliche cittadine, inoltre è stata a lungo attiva nella progettazione di allestimento di mostre.
Carla Di Francesco assume un incarico delicato, legato all’attuale ministro (il suo mandato si concluderà presumibilmente con le prossime elezioni amministrative), e quindi destinato ad avere breve durata. E oltretutto con parte dell’arco costituzionale che ha già mostrato una certa ostilità nei suoi confronti. All’architetto gli auguri di buon lavoro da parte della redazione di Finestre sull’Arte.
Chi è Carla Di Francesco, il discusso nuovo Segretario Generale del MiBACT |