La Biblioteca Malatestiana di Cesena espone, per gli interi mesi di luglio e agosto, due splendidi codici del XV secolo, entrambi realizzati per Malatesta Novello (Domenico Malatesta; Brescia, 1418 - Cesena, 1465), che fu signore della città romagnola e fondatore della Biblioteca, che oggi è l’unica biblioteca monastica umanistica perfettamente conservata. Si tratta della raccolta dei Sermoni di Leone Magno, scritto da Jean d’Epinal e miniato dal Maestro della Farfalla (realizzato tra il 1441 e il 1460) e di un’Opera varia di sant’Agostino, attribuita a Giovanni da Magonza e miniata sempre dal Maestro della Farfalla.
Sono due codici “a bianchi girari”, con tralci bianchi su fondo colorato, che si intrecciano variamente formando il fregio marginale della carta. Poiché in entrambi si può osservare la miniatura della farfalla, simbolo dell’anima che si libera dalla materia bruta, è stata formulata l’attribuzione al Maestro della Farfalla, anonimo miniatore quattrocentesco. In questo contesto, la farfalla può rappresentare la mente umana che attraverso la lettura si libera dell’ ignoranza. Ma si è anche ipotizzato che possa raffigurare Violante, moglie di Malatesta Novello, o un augurio a lei rivolto di fertilità.
I due codici sono esposti nell’atrio della Biblioteca Malatesta: l’accesso è riservato ai visitatori della Malatestiana antica, e fino al 31 luglio l’ingress è gratuito (obbligatoria la prenotazione). Maggiori informazioni sul sito della Biblioteca Malatestiana.
Cesena, due splendidi codici del XV secolo esposti alla Biblioteca Malatestiana |