Torino, riapre al pubblico il Centro Storico Fiat come polo espositivo gestito dal Museo dell'Automobile


Il Centro Storico Fiat a Torino, che un tempo ospitava le prime officine della Fiat, ha riaperto le sue porte al pubblico. Sarà il Museo Nazionale dell’Automobile (MAUTO) a gestire questo luogo fondamentale per la storia dell’automobilismo e della Città di Torino. 

Il Centro Storico Fiat di via Chiabrera a Torino, che un tempo ospitava le prime officine della Fiat, ha riaperto le sue porte al pubblico dal 12 dicembre 2024. A gestire la riapertura, gli eventi e le attività di questo luogo fondamentale per la storia dell’automobilismo e della Città di Torino è il Museo Nazionale dell’Automobile (MAUTO). Con la riapertura s’intende rilanciare il Centro Storico Fiat come polo espositivo d’eccellenza per il capoluogo piemontese attraverso una strategia di valorizzazione culturale della sede storica Fiat, dell’archivio e della collezione che conserva, che coinvolgerà mostre, eventi, attività di studio e di ricerca. L’obiettivo è coinvolgere un ampio e variegato pubblico, promuovendo una narrazione che intrecci la storia dell’automobile alle sfide future del settore.
Fino al 6 gennaio, sono previste promozioni speciali legate all’acquisto di visite guidate e attività per famiglie, per incentivare la riscoperta di questo luogo.

Un viaggio nella storia dell’automobile

Il Centro Storico Fiat, ospitato in un edificio in stile liberty, rappresenta una testimonianza unica del passato industriale torinese. Costruito nel 1907 come ampliamento delle officine di corso Dante, l’edificio conserva cimeli, modellini, manifesti pubblicitari e una collezione delle automobili più significative che raccontano l’intera storia della Fiat.
Tra i pezzi più significativi spiccano la 3½ HP, prima automobile prodotta dalla Fabbrica Italiana Automobili Torino, e la Eldridge Mefistofele del 1923, emblema delle vetture da record. Accanto a questi, il trattore Fiat 702 del 1919, l’autocarro 18BL, la Littorina degli anni Trenta e il caccia G91 progettato da Giuseppe Gabrielli e adottato dalla NATO.

Nell’edificio si trova inoltre l’archivio storico aziendale, consultabile su appuntamento. Con oltre 9.000 metri lineari di documenti, 400.000 disegni tecnici, più di 6 milioni di immagini e 200 ore di filmati storici, l’archivio rappresenta un tesoro unico per studiosi e appassionati; vi è anche il fondo del celebre progettista Dante Giacosa, creatore della Topolino, della 600 e della 500, le utilitarie che hanno motorizzato l’Italia.

Una mostra per raccontare il passato

Dal 12 dicembre 2024 al 4 maggio 2025, il Centro ospiterà la mostra Memoria e conflitti, un approfondimento nato dal progetto espositivo 125 volte FIAT. La modernità attraverso l’immaginario Fiat. Questa iniziativa si concentra sui momenti di tensione che hanno segnato la storia della fabbrica durante il Novecento: scioperi, manifestazioni, vertenze e volantini. Tra i materiali, spiccano fotografie scattate da finestre interne degli uffici durante le proteste e una collezione unica di volantini, raccolti dai sorveglianti dell’epoca. Qualche volta specificano luogo e ora esatti: quale porta di Mirafiori; quale bagno di operai o impiegati; quale striscione, in quale officina.

Torino, riapre al pubblico il Centro Storico Fiat come polo espositivo gestito dal Museo dell'Automobile
Torino, riapre al pubblico il Centro Storico Fiat come polo espositivo gestito dal Museo dell'Automobile


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