Alcune grandi cattedrali anglicane d’Inghilterra sono a rischio chiusura e saranno costrette a trovare fonti di finanziamento alternative per scongiurare il pericolo. Malgrado si parli di undici milioni di visitatori che ogni anno affollano almeno una cattedrale, i costi di manutenzione degli edifici sono ingenti e le entrate non sono sufficienti a coprirli. Le cattedrali (sono quarantadue in tutto), ha spiegato alla stampa inglese Adrian Newman, vescovo di Stepney, stanno affrontando sfide “nuove e profonde” per evitare di affondare: “a una stima grossolana, credo che almeno metà delle cattedrali stia affrontando significative sfide finanziarie, benché praticamente tutte stiano ragionando su come poter uscire indenni da problematiche di questo tipo. Potrebbe sembrare impossibile, ma si può immaginare una situazione in cui una cattedrale finisca col trovarsi in un frangente così disperato da non scovare alcuna soluzione evidente”.
I problemi riguardano alcune delle cattedrali più celebri del Regno Unito. La cattedrale di Durham, per esempio, ha un passivo in bilancio di 500.000 sterline, e come se non bastasse deve trovare fondi per 40 milioni di sterline, ha fatto sapere il decano della cattedrale, Andrew Tremlett, per i lavori di restauro dei prossimi 15-20 anni: benché l’edificio attiri 750.000 visitatori all’anno, i fondi ricavati dalle donazioni ammontano a 150.000 sterline. La cattedrale di Durham è una delle tante (trentatré su quarantadue) che non hanno biglietto d’ingresso. Situazione non dissimile per la moderna cattedrale di Guildford (è stata costruita tra il 1936 e il 1961), che lamenta perdite di 100.000 sterline all’anno, e come se non bastasse la Chiesa d’Inghilterra ha dichiarato di non poter fare alcunché per risollevarla dal suo dissesto finanziario (giova ricordare che le quarantadue cattedrali sono finanziariamente autonome rispetto alla Chiesa d’Inghilterra).
Una soluzione potrebbe essere quella di dotare le cattedrali di un biglietto d’ingresso: si teme però che la misura possa scoraggiare i visitatori, e si porta l’esempio della cattedrale di Chester, che dopo aver introdotto un biglietto di 6 sterline ha visto il numero di visitatori annuali scendere dai 700.000 che entravano quando l’ingresso era gratuito, agli attuali 60.000. “Mettere un biglietto d’ingresso”, ha dichiarato allo Spectator il vice-decano, Peter Howell-Jones, “è una discesa scivolosa verso l’oblio”. Sempre la cattedrale di Chester, per raccogliere ulteriori finanziamenti, ha pensato di affittare i suoi spazi per eventi.
In settimana è previsto un incontro a Londra tra i decani delle cattedrali che si sono riuniti in un working group per discutere delle possibili soluzioni al problema. Non manca, comunque, qualche spiraglio di ottimismo: “penso che il futuro sia luminoso”, ha dichiarato Dianna Gwilliams, decano di Guildford, “ma la strada è molto ripida. Abbiamo un patrimonio ricchissimo in Gran Bretagna, e il come finanziarlo è una sfida che riguarda tutti”.
Immagine: interno della cattedrale di Durham. Photo credit
Fonti: Daily Mail - The Telegraph - The Guardian - BBC
Inghilterra, grandi cattedrali a rischio chiusura |