Aprirà a Collelongo, in provincia dell’Aquila, la Casa Museo di Luciano Ventrone (Roma, 1942 - Collelongo, 2021), grazie alla Fondazione Luciano Ventrone e a Miranda Gibilisco. La casa studio non è mai stata aperta al pubblico, ma presto sarà possibile accedervi per la prima volta per conoscere capolavori inediti e l’enorme lascito del pittore considerato il Caravaggio del XX secolo, scomparso appena un anno fa.
Nato a Roma nel 1942, iniziò la sua attività artistica negli anni Sessanta come artista figurativo classico per giungere poi alle sperimentazioni geometriche, all’informale e all’arte programmata, ma fu grazie all’interessamento di Federico Zeri che cominciò a eseguire nature morte. Ventrone riuscì a stupire Zeri con il suo virtuosismo e la perfezione anatomica dei suoi frutti e dei suoi fiori, tanto che fu il celebre critico a definirlo l’ultimo erede di Caravaggio.
Partendo dalla fotografia e lavorando direttamente su di essa, Ventrone coglie quei dettagli non visibili all’occhio umano che creano meraviglia nell’osservatore. La scelta dei soggetti lo lega a grandi pittori del passato, ma la sua attenzione per l’applicazione della pittura, per il colore e per la luce lo collocano tra i grandi artisti contemporanei. Le sue nature morte sono rappresentazioni iperrealistiche ed illusionistiche non degli stessi soggetti, ma di una neoplatonica forma-idea, che conduce l’osservatore a riflettere sul dualismo tra realtà e apparenza.
Immagine: Luciano Ventrone, Dialogo fantastico (80 x 100 cm)
La Casa Museo di Luciano Ventrone, il Caravaggio del XX secolo, aprirà presto per la prima volta al pubblico |