A Firenze, nel corso di lavori di ristrutturazione al pianoterra di Casa Martelli, che proseguono ancora, sono state rinvenute preziose pitture e decorazioni murali databili ai primi anni dell’Ottocento. Gli ambienti in cui è stata compiuta la scoperta erano destinati a diventare parte integrante del percorso museale, per questo erano stati avviati gli interventi di ristrutturazione: era necessario provvedere al perfezionamento dell’accoglienza, alla messa a norma degli impianti e dell’accessibilità dei locali al piano terra, e dotarsi inoltre dei servizi di caffetteria e di bookshop.
L’intervento interessa otto sale inutilizzate situate lungo via Zanetti (prima della cessione dell’edificio allo Stato avvenuta nel 1999 erano occupate da attività commerciali) rimaste ingombre di arredi fatiscenti e residui di lavori edili, con impianti antiquati, oltre a problemi di infiltrazioni e umidità.
Sgombrate le masserizie, nel giugno 2019, sono stati compiuti saggi di pulitura preliminare che hanno rivelato, sotto la scialbatura bianca moderna, la presenza di pitture murali a tempera su alcune superfici. Già in quella fase erano state riscontrate analogie con le pitture presenti in altre sale visitabili di Casa Martelli. La piacevole scoperta ha comportato una rimodulazione del piano di intervento: le pareti sono state completamente ripulite dello strato di intonaco bianco, rivelando due ambienti ornati interamente a paesaggio, dalla base al soffitto, un altro trasformato illusionisticamente in un padiglione di tessuto e i rimanenti decorati con motivi classicheggianti e geometrici. Dalle prime ricerche svolte emerge la possibilità che questi ambienti possano essere stati dipinti nel 1809 in occasione delle nozze di Niccolò Martelli (1778-1853) con Caterina de’ Ricci per allestire l’appartamento estivo della giovane sposa. Nelle carte d’archivio sono registrati i nomi di pittori attivi nella decorazione dei palazzi nobiliari toscani e delle residenze dei re d’Etruria presenti anche in altre sale terrene e al primo piano dell’edificio: il pontremolese Niccolò Contestabili (1759 - 1824), specializzato in questi “salotti a verzura” di origine francese molto apprezzati, Gaspero Bargioni (notizie 1793-1835), pittore d’ornato iscritto all’Accademia dell’Arte del Disegno e gli “imbiancatori” Giovanni e Antonio Ciseri.
Iniziate nell’ottobre 2020, si concludono in questi giorni le operazioni di descialbo, che permettono di avere un quadro generale sullo stato dei decori parietali rinvenuti, sulle opportune prescrizioni conservative e sulla compatibilità con la destinazione d’uso prevista. Per avere un quadro storico artistico più dettagliato di quanto emerso sarà necessario però attendere la chiusura di un’apposita campagna di restauro delle pitture per il recupero estetico delle decorazioni. Successivamente potranno essere avviati infine i lavori di ristrutturazione che porteranno anche all’allestimento di una caffetteria, di un bookshop, di un archivio e di una sala riunioni.
Casa Martelli, che fa parte dal 2014 dei Musei del Bargello, è stata residenza di un casato illustre per la storia della città e del collezionismo d’arte fin dal Quattrocento. La sua preziosa quadreria, che occupa ambienti affrescati da Vincenzo Meucci e Tommaso Gherardini, comprende capolavori di artisti celebri come Mino da Fiesole, Piero di Cosimo, Domenico Beccafumi, Salvator Rosa, Luca Giordano. Il palazzo conserva alcune suggestive sale, decorate interamente a paesaggio e a imitazione di un giardino d’inverno, che restituiscono il ricordo della vita che si è condotta nella casa fino all’estinzione della famiglia nel 1986.
Ph.Credit Antonio Viscido
Firenze, scoperte nuove pitture murali ottocentesche a Casa Martelli |