Caos Super Green Pass, il MiC chiarisce: per musei e biblioteche non serve. Cosa dice il DL


Il provvedimento del governo sul Super Green Pass ha generato molta confusione nel mondo della cultura, poiché dal decreto-legge sembra che le nuove disposizioni siano valide per tutti i luoghi. Il MiC però ha escluso musei e biblioteche. Ecco perché.

Nella cultura è caos per l’introduzione del Super Green Pass: il certificato verde rafforzato prevede infatti che per alcune tipologie di attività sia necessario presentare il pass che certifichi soltanto l’avvenuta guarigione dal Covid-19, o l’avvenuta vaccinazione, esclundendo dunque chi ha solo il tampone. Inizialmente sembrava che il Super Green Pass rimanesse applicato a tutta la cultura. Vediamo infatti cosa dice il Decreto-Legge del 26 novembre 2021, n. 172, pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

L’articolo 5, “Impiego delle certificazioni verdi COVID-19 di avvenuta vaccinazione o di avvenuta guarigione” introduce il Super Green Pass stabilendo che “nelle zone e gialla e arancione, la fruizione dei servizi, lo svolgimento delle attività e gli spostamenti, limitati o sospesi ai sensi della normativa vigente, sono consentiti esclusivamente ai soggetti in possesso di una delle certificazioni verdi COVID-19 di cui all’articolo 9, comma 2, lettere a) , b) e c-bis), e ai soggetti di cui al comma 3, primo periodo, nel rispetto della disciplina della zona bianca”. Le lettere a), b) e c-bis) (del decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52, convertito con modificazioni dalla legge 17 giugno 2021, n. 87) sono quelle che indicano che il Green Pass si può ottenere o con avvenuta vaccinazione anti-SARS-CoV-2 (a), o con avvenuta guarigione da COVID-19 (b), o con avvenuta guarigione da COVID-19 dopo la somministrazione della prima dose di vaccino o al termine del ciclo vaccinale primario o della somministrazione della relativa dose di richiamo (c-bis). E tra i “servizi” e le “attività” che sono “limitati o sospesi ai sensi della normativa vigente”, quindi quelli per i quali è necessario l’impiego delle certificazioni verde, sono ricompresi anche (art. 9 bis del DL 22 aprile 2021 convertito in legge) anche gli “spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi, nonché attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati” (dunque, con “spettacoli aperti al pubblico”, s’intendono i teatri, i cinema, i concerti e così vioa), i “musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre” (quindi anche le biblioteche, gli archivi e i siti archeologici che, secondo il Codice dei Beni Culturali, ricadono tra gli “altri istituti e luoghi della cultura”), i “ centri culturali, centri sociali e ricreativi”.

Proseguendo nella lettura del DL del 26 novembre, l’articolo 6 (“Disposizione transitorie”), al primo comma, stabilisce che dal 6 dicembre 2021 al 15 gennaio 2022, il Super Green Pass, che l’articolo 5 limita dalla zona gialla in su, venga esteso anche alla zona bianca. Si legge infatti: “Dal 6 dicembre 2021 al 15 gennaio 2022, nelle regioni e nelle province autonome di Trento e di Bolzano, i cui territori si collocano in zona bianca, lo svolgimento delle attività e la fruizione dei servizi per i quali in zona gialla sono previste limitazioni sono consentiti esclusivamente ai soggetti in possesso delle certificazioni verdi COVID-19 di cui all’articolo 9, comma 2, lettere a) , b) e c -bis ), del decreto-legge n. 52 del 2021, nonché ai soggetti di cui all’articolo 9-bis, comma 3, primo periodo, del predetto decreto-legge n. 52 del 2021, nel rispetto della disciplina della zona bianca. Nei servizi di cui al primo periodo sono compresi quelli di ristorazione, a eccezione di quelli prestati all’interno di alberghi e di altre strutture ricettive riservati esclusivamente ai clienti ivi alloggiati e delle mense e del catering continuativo su base contrattuale, ai quali si applicano le disposizioni di cui al comma 1 dell’articolo 9 - bis del predetto decreto-legge n. 52 del 2021”.

Dunque, dal decreto-legge del 26 novembre sembrava che il Super Green Pass fosse necessario per tutta la cultura in zona bianca, tant’è che molti musei e molte biblioteche, sui loro siti (per esempio i Musei Civici di Firenze), oltre che associazioni di categoria, hanno pubblicato comunicazioni nelle quali facevano presente al pubblico che dal 6 dicembre sarebbe stato richiesto il Green Pass rafforzato. Addirittura, ci sono musei (come il Museo Egizio di Torino) che hanno rimborsato le prenotazioni di utenti che avrebbero visitato il museo avvalendosi solo del tampone negativo.

La confusione si è generata ieri dopo l’invio, in data 2 dicembre, di una circolare firmata dal capo di gabinetto del ministero dell’Interno, Bruno Frattasi, che è stata mandata a tutti i prefetti d’Italia. Nel documento si legge che per effetto delle disposizioni del DL del 26 novembre, “ai soggetti muniti della predetta certificazione verde ’rafforzata’, sarà consentito l’accesso a: spettacoli, eventi sportivi in qualità di spettatori, ristoranti al chiuso, feste (tranne quelle conseguenti a cerimonie civili e religiose), cerimonie pubbliche sale da ballo, discoteche e locali assimilati”. La circolare non menziona dunque i musei e i luoghi della cultura, benché questi ricadano (così come le feste conseguenti a cerimonie civili e religiose) tra le attività limitate o sospese ai sensi della normativa vigente (del resto, anche in zona bianca c’è un’importante limitazione per musei e biblioteche: ci si accede solo con il Green Pass).

Il MiC concorda però con il capo di gabinetto dell’Interno, e ieri ha pubblicato una nota dove specifica che “Le nuove regole sul contenimento del contagio pandemico, in vigore da lunedì 6 dicembre, sono molto chiare per i luoghi della cultura e prevedono che nei musei, archivi e biblioteche, in zona bianca e in zona gialla, non è necessario il super green pass. Si continuerà pertanto ad accedere con green pass, nel pieno rispetto delle norme e dell’obbligo di indossare la mascherina”. La comunicazione continua affermando che è “diverso il caso dei cinema, teatri e sale da concerto, che rimarranno aperti con capienza al 100%, dove l’ingresso sarà possibile solo con il super green pass. Bambine e bambini di età inferiore ai 12 anni continueranno ad avere accesso libero ai musei, ai cinema, ai teatri, alle sale da concerto e ai luoghi dello spettacolo”. Insomma: secondo il MiC è tutto chiaro, quindi da lunedì non servirà mostrare il Super Green Pass nei musei e nelle biblioteche. Non è comunque la prima volta, in questa emergenza, che circolari, comunicati e FAQ vanno a specificare ciò che sta scritto nei decreti. 

Caos Super Green Pass, il MiC chiarisce: per musei e biblioteche non serve. Cosa dice il DL
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