È durata solo due giorni la statua installata, a Bristol, sulla base del monumento al mercante di schiavi Edward Colston, abbattuta a inizio giugno durante una manifestazione di sostegno al movimento Black Lives Matter. L’altro ieri, lo scultore Marc Quinn aveva infatti innalzato una nuova scultura in bronzo, raffigurante un’attivista Black Lives Matter, Jen Reid, in piedi col pugno teso, in luogo della statua finita nelle acque del porto della città inglese il mese scorso.
Le immagini di Jen Reid si erano diffuse sul web nei momenti della protesta, quando la giovane era salita sulla base vuota e aveva alzato il pugno, nel celebre gesto del saluto Black Power. Un’azione “spontanea”, era stata definita dalla stessa manifestante, che aveva voluto, con la sua azione, esprimere la propria vicinanza agli schiavi finiti tra le mani di Colston.
Quinn ha deciso di creare la sua scultura, intitolata A Surge of Power (Jen Reid) 2020, proprio sulla base di quell’immagine, che l’artista stesso ha definito “potente” e fotografia “di un momento che pensavo dovesse rimanere materializzato per sempre”. Il problema però è che l’opera è stata installata senza l’autorizzazione delle autorità, mossa che ha irritato non pochi, e non soltanto a livello istituzionale, dal momento che era in corso una discussione su come riempire quel vuoto, e stava anche circolando l’idea di affidare la realizzazione di un’opera a un artista nero. Anzi, è stato anche considerato come un gesto di prevaricazione, dato che Quinn, per poter fare questa operazione, ha messo in campo risorse economiche che altri non possono permettersi.
“La scultura”, ha poi precisato in una nota Marvin Rees, sindaco di Bristol, “è opera di un artista londinese che non è stata richiesta e non ha ricevuto i permessi per essere installata”. Quinn, dal suo canto, ha semplicemente dichiarato che gli sembrava che fosse il momento giusto per un’azione diretta. Un’azione diretta che però ha avuto vita breve: la statua è stata infatti rimossa dopo poche ore. Il sindaco Rees ha dichiarato che spetta ai cittadini di Bristol la decisione su come sostituire la statua di Colston. L’opera è stata portata al Bristol Museum: l’artista deciderà se donarla al museo oppure utilizzarla per raccogliere fondi da destinare alla causa.
Bristol, la statua dello schiavista abbattuta è stata sostituita con quella di un'attivista BLM. Che è già stata rimossa |